Spettacolo

Questione di sguardo, Penelope e Beatrice ai giorni d’oggi

La Redazione
La storia, narrata tradizionalmente usando le figure degli eroi maschili, potrebbe essere narrata anche guardando al lato "rosa" degli eventi, dall'antichità fino ai giorni d'oggi
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Questione di sguardo: la storia, infatti, narrata tradizionalmente usando le figure degli eroi maschili, potrebbe essere narrata anche guardando al lato "rosa" degli eventi. Partendo da questo spunto, l'ass. Artisti Andriesi, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio comunale di Andria, ha organizzato un evento, intitolato appunto "Questione di sguardo", presso il Chiostro di San Francesco alle ore 19,30 di sabato 1° aprile.

L'evento sarà introdotto da un momento di poesia: l'avv. Tiberio Di Bari, infatti, leggerà alcuni passi scelti appositamente per la serata.

Protagoniste saranno poi l'attrice Rossana Cannone e la violinista Olga Paparusso.

Con quale sguardo guardiamo le donne nel tempo della nostra storia? Cosa è cambiato nel corso dei secoli, quali trasformazioni ha subito il ruolo della donna nella società ma soprattutto cosa è cambiato? Schiava da tempo, schiava del tempo, schiava del mondo e di sè. Come scrive la poetessa Patrizia Cavalli, " (..)qui comincia il mio libero arbitrio, qui tocca a me decidere cosa mi accadrà, come sarò, quali parole dire (..) ".

Dunque, probabilmente è una questione di sguardo, lo sguardo con cui ci rivolgiamo alle cose – al mondo che ci circonda. Lo sguardo incuriosisce. Lo sguardo ci pone nella condizione di ascolto verso il mondo e quindi può trasformare l'orizzonte di senso accogliendo un nuovo punto di vista. L'invito rivolto al pubblico è quello di fare un poco i guardoni, curiosare, ascoltare e lasciarsi fare. Da Patrizia Cavalli a Mariangela Gualtieri, da Penelope (ma chi? La moglie di Ulisse?) a una Qualunque Donna del nostro tempo. No femminismo, nessun masculu martoriato vs nessuna fiammina sacrificata.

Penelope, chi era? La moglie di Ulisse! Ecco, come se bastasse lo stato sociale a definire una donna. Cosa fa Penelope? Aspetta fedele per venti anni il ritorno di Ulisse tessendo una tela. Ecco ciò che sostanzialmente conosciamo di Penelope, insomma il prototipo della donna remissiva. E invece no, Penelope è tutt’altro che questo. E’ una donna che innanzitutto sceglie.

E di Beatrice Portinari? Sì, la Beatrice cantata da Dante, cosa sappiamo? Se immaginassimo di trovarci a chiacchierare con lei, adesso, cosa ci racconterebbe? Scopriremmo il suo mondo, ci offrirebbe il suo sguardo verso le cose, guarderemmo  il mondo da una prospettiva diversa.

Muoviamo poi lo sguardo sul nostro tempo e immaginiamo due donne di due età differenti, in due cicli diversi della vita. Una qualunque donna con il suo presente d’affanno per adempiere al ruolo di madre-moglie-single-lavoratrice-donna che racconta di questo tempo schizofrenico. E poi una donna anziana, una vecchiaccia come lei si definisce, che però vecchia in fondo non è. Una donna che non guarda solo il presente ma che racconta il passato, solcato dalla sua storia personale che s’intreccia a quella collettiva, nazionale, Italiana: dalla resistenza ai giorni nostri.

giovedì 30 Marzo 2017

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