Attualità

L’IPSIA si trasferisce a Trani?

La Redazione
Gianni Attimonelli: «Tentativo di trasferimento ingiustificato e denso di problemi per alunni e personale scolastico»
scrivi un commento 15474

«Abbiamo appreso da varie fonti che è in atto un tentativo di trasferire l’IPSIA a Trani. Si tratta di una specializzazione scolastica nata in connessione con l'industria dell’abbigliamento e della moda della città. Il trasferimento sarebbe ingiustificato e certamente denso di pericoli e problemi per alunni e personale scolastico». Queste le parole di Gianni Attimonelli, amministratore unico della Gessatti Immobiliare srl, proprietaria dell'immobile di via Barletta che ospita la scuola ad Andria. 

«Siamo rimasti sorpresi anche nel sentire che il tentativo di trasferimento avrebbe come causa principale  la indisponibilità  dell’immobile attualmente sede della scuola,  motivata da un presunto sfratto o intimazione al rilascio da parte della proprietà – precisa Attimonelli -. Al riguardo vogliamo precisare che: 

1) Non esiste  nessuno sfratto o diverso atto che possa interpretarsi come richiesta di rilascio dell’immobile, per il quale è in corso un regolare contratto con scadenza 2023;

2) I contenziosi in atto riguardano gravi e numerosi danni apportati all’immobile nel passato, e mai  riparati dalla amministrazione provinciale , senza alcuna influenza sui  rapporti attuali;

3) La struttura fisica dell’IPSIA non ha attualmente problemi di agibilità  né di capienza per aule, laboratori e altro. Pertanto non si è concretizzata nessuna “emergenza” e nessun bisogno di ricorrere a procedure che, anche in deroga a  regole pubbliche, potrebbero  privare la città di un importante presidio formativo e culturale».

Le conclusioni: «Manifestiamo tutta la nostra disponibilità, al fine di individuare soluzioni che non pregiudichino scuola, famiglie e operatori – dice Attimonelli -. Non siamo mai stati convocati per affrontare la questione, ma restiamo a disposizione delle istituzioni responsabili, per discutere modalità e percorsi comuni al fine di risolvere le eventuali problematiche per il regolare avvio dell’anno scolastico».

mercoledì 4 Agosto 2021

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Michele aTedesco
Michele aTedesco
2 anni fa

Una cosa è certa, che con il fitto pagato in questi ultimi decenni, un provincia buon amministratrice, avrebbe potuto edificare non una, ma forse dieci strutture scolastiche!

Maria Cusmai
Maria Cusmai
2 anni fa

A Trani dove? L'Ipsia è Andria, il settore Moda in particolare è nato ad Andria, e non può per magia o altro sparire da Andria

Tonia
Tonia
2 anni fa

Appare palese che c'è qualcosa che non quadra…. Tra l'altro, a dispetto delle recenti politiche nazionali che tentano di rivalutare l'istruzione di tipo tecnico / professionale, la nostra cara Andria, culla di tante imprese tessili, continua a denigrare e considerare “scuola di serie B” una scuola che se avesse una sede dignitosa farebbe più iscritti ed ancor più occupati nel mondo del lavoro. È risaputo che la domanda di figure specializzate è superiore a quelle in uscita.

Veronica
Veronica
2 anni fa

Salve, riguardo questo articolo parlo da studentessa di questo istituto. Secondo me spostandoci in un'altra città non si fa altro che emarginare un settore che dovrebbe essere messo in evidenza. Si sa che nella nostra città ci sono molte aziende tessile che hanno bisogno di manodopera e di studentesse che vogliono entrare nel mondo del lavoro.
Noi studenti abbiamo bisogno di studiare in un ambiente dove sentirci al sicuro e in una situazione tranquilla, visto il periodo covid affrontato. Nel punto tre del vostro articolo, avete argomento sulla struttura scolastica e che non ha attualmente problemi di agibilità, ma secondo me ciò dovrebbe esserne discusso con gli studenti,poiché la palestra non è agibile.
Noi studenti abbiamo bisogno di una sede.
Grazie dell'attenzione, buona serata.

Riccardo P.
Riccardo P.
2 anni fa

Era ora è una struttura che ha urgente bisogno di una sostanziosa manutenzione straordinaria, fatevi un giro soprattutto nei piani interrati , da incubo

Giada lomonte
Giada lomonte
2 anni fa

Io parlo da studente dell'IPSIA. Questa situazione è veramente ridicola. Invece di venire incontro state peggiorando la situazione! Chi pagherà e chi penserà ai trasporti? Chi penserà al spostare tutti gli strumenti/macchine dei laboratori da una città all'altra? Chi penserà a tutti gli studenti che già erano pendolari? Il settore della moda è il centro di Andria, e noi studenti pretendiamo che resti nella nostra città!

Teresa
Teresa
2 anni fa

È assurdo come il diritto all'istruzione possa essere messo in “pericolo” da giochi politici che influiscono anche sulla visione che persone ,esterne all'istituto, hanno di esso. Svalutare un qualsiasi scuola senza fare parte della sua realtà è facile, così come è facile svalutarla agli occhi di un ragazzino che si accinge a fare una scelta per il suo futuro. Gli indirizzi presenti si integrano alle possibilità lavorative che il territorio offre e quindi si dovrebbe incentivare un miglioramento delle condizioni strutturali affinché noi studenti possiamo veramente apprendere in maniera dignitosa. Inoltre è importante considerare come un trasferimento di sede obbligherebbe centinaia di studenti, iscritti nella sede della propria città, a diventare pendolari

Giovanni
Giovanni
2 anni fa

Noi studenti vogliamo una sede, questo significherebbe che tutti gli studenti siano pendolari. Abbiamo bisogno che i nostri settori pratici (elettrica, moda e ottica) vengano visti con un occhio di riguardo, visto che sono settori di cui Andria ha bisogno. La sede secondo me deve trovarsi ad Andria

Stefano L.
Stefano L.
2 anni fa

Salve sono uno studente dell'IPSIA di Andria, ritengo inopportuno che ci sia un trasferimento nella città di Trani, in quanto la maggior parte degli studenti sono andriesi, e quindi sarebbero in difficoltà con i trasporti(decidendo di non prendere il pullman per motivi legati al covid, e la diffusione del contagio attraverso i mezzi pubblici),e quindi costringerebberò molti studenti a non frequentare più questa scuola, ritirandosi prima del diploma.Sono il primo che ha visto nel corso degli anni come alcune materie sono impossibili da compiere a causa delle condizioni della struttura, ma un trasferimento in un'altra città, andrebbe a risolvere dei problemi, ma inevitabilmente ne creerebbe di molti altri.Solo nel caso ci fosse una simile struttura nella città di Andria sarei favorevole.