Attualità

#ilsilenzioèdolo, la voce dei giovani uniti contro la mafia

Lucia M. M. Olivieri
Il fresco profumo della legalità è giunto ad Andria grazie al tour organizzato dal giornalista delle Iene, Ismaele La Vardera, e al cantante Marco Ligabue
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Ieri i giovani di Andria hanno ascoltato una lezione "diversa", una lezione di dura vita vissuta: al Palasport, infatti, è calato un silenzio pieno di coinvolgimento quando Ismaele La Vardera, giornalista delle Iene che da sempre combatte contro la mafia, ha fatto avvicinare Benedetto Zoccola, che ha raccontato la cruda verità sulla sua lotta alle imposizione della camorra. Un racconto piano, senza esagerazioni emotive, ma enorme: un buco nero in cui risucchiare tutti i comportamenti contro la legge, contro le norme che dovrebbero aiutare a vivere in armonia, per poi riemergere con l'amore per la legalità e per le Forze dell'Ordine che quotidianamente lottano per garantire la nostra sicurezza, di cui erano presenti tanti rappresentanti. 

Benedetto Zoccola è un commerciante di Mondragone (CE) che ha rifiutato di pagare il pizzo alla camorra e, anzi, ha denunciato il tutto alle autorità di competenza. La camorra non si è fatta attendere e Benedetto è stato vittima di numerosi vessazioni, tra cui un attentato, che lo ha privato della vista e dell’udito dall’occhio e orecchio destro. Benedetto non si è arreso e ha continuato la sua eroica lotta in nome della giustizia e della legalità, «perchè mi possono togliere tutto tranne la libertà».

Il coraggio di Benedetto Zoccola serve a comprendere il cambiamento parte dalle azioni di ognuno di noi nel quotidiano e che le nuove generazioni sono protagoniste della creazione del proprio futuro e non devono rinunciare al miglioramento per paura.

«Bisogna parlare, bisogna interessarsi, senza pensare che quello che accade al vicino non interessa anche noi – ha detto La Vardera -. Se l'Italia è arrivata al punto che è più importante farsi un selfie con una pseudo celebrità, guardare programmi spazzatura, accettare in silenzio tante storture, è perchè abbiamo imparato a fregarcene e diventiamo colpevoli come i mafiosi». Insieme agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, ha poi ripetuto una frase famosa di Peppino Impastato: «La mafia è una montagna di merda».

Anche il cantante Marco Ligabue ha presentato alcuni pezzi musicali dedicati proprio alla lotta alla criminalità organizzata: proprio a Benedetto Zoccola è dedicata “Un Attimo fa”, con inclusione di rap in napoletano di Lucariello (autore della colonna sonora della serie tv “Gomorra”).

Un'altra novità per aiutare i ragazzi a conoscere la mafia è l'applicazione "NOMa": NOma nasce da un’iniziativa dell’associazione culturale "sulle nostre gambe" e si pone l’obiettivo di divulgare "le storie" delle molte persone che hanno combattuto la mafia fino a sacrificare le proprie vite. 
NOma è un’applicazione che guida cittadini, turisti, giovani e studenti attraverso le strade di Palermo e dintorni, nei luoghi degli attentati mafiosi che hanno sconvolto la storia italiana a partire dagli anni ’70.

Il tour per promuovere la legalità ad Andria ha lasciato un bel segno. Presenti il Sindaco e gli Assessori Albo e Del Giudice: «Parlare di legalità – ha dichiarato Giorgino – è sempre importante, in ogni momento e in ogni contesto, soprattutto in un giorno in cui si rievocano tutte le vittime della mafia, tra l'altro con testimonianze concrete per scuotere le coscienze».

 

mercoledì 22 Marzo 2017

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