Ricordate i meravigliosi pranzi organizzati per tutto lo scorso anno dai ragazzi dell’Associazione Neverland con chef stellati e vere e proprie brigate professioniste della cucina? Il motto della bella iniziativa era “Si può fare!”: si, perché davvero è possibile che ragazzi con diverse abilità si integrino nella società e nel mondo del lavoro, offrendo il loro contributo e avvicinandosi passo dopo passo all’autonomia.
Un esperimento di successo, che ha registrato sempre il tutto esaurito e i complimenti degli ospiti presenti: un impiattamento e sapori degni dei migliori ristoranti, un servizio a 5 stelle, insomma, davvero tutti gli ingredienti di una ricetta speciale, da replicare.
Tanto speciale da essere stata oggetto di una ricerca per una tesi di laurea: la neo dottoressa Palma Monaco, infatti, si è laureata il 4 maggio scorso in Scienze della formazione con indirizzo pedagogia dell’infanzia con votazione 105/110 presso l’Università del Salento. Il caso esaminato è proprio quello dei ragazzi dell’Ass. Neverland e del ristorante sociale: «La mia tesi – dichiara la dott.ssa Monaco – è in pedagogia speciale: mia relatrice è stata la Prof.ssa Stefania Pinnelli, docente ordinario della cattedra di pedagogia speciale dell’Università del Salendo, dove io ho potuto conseguire la laurea.
Oggetto di studio è stata la disabilità dopo la scuola, come costruire un progetto di vita che si pianifica con i genitori già nella scuola primaria per poi consolidarsi nelle scuole di secondo grado e attuarsi all’uscita della scuola, presumendo un ingresso nel mondo del lavoro e nella società e diventando il più possibile autonomi e indipendenti
In questo iter, il disabile viene accompagnato e sostenuto dalla famiglia, personale docente qualificato, enti sanitari, associazioni del territorio, fino a coinvolgere anche il vicinato».
Un progetto che tutti devono sostenere: «La strada per mettere radici in pianta stabile – dice Rossella Gissi dell’Ass. Neverland – è ancora in salita, ma non ci manca la tenacia e la volontà di perseguire questo sogno fino a renderlo realtà. Stiamo lavorando ad una serie di appuntamenti estivi e presto avremo modo di promuoverli e chissà che non sia davvero la volta buona. Il motto “si può fare” ora più che mai ci sprona a fare sempre di più e meglio».