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La prima unione civile a Corato. Riccardo e Luciano: «Adesso tocca a voi»

La Redazione
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La prima unione civile. Riccado e Luciano: «Un amore alla luce del sole»
Tra lacrime di commozione, sorrisi di gioia e abbracci pieni di affetto per la coppia
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Un momento importante per la nostra comunità cittadina. «Pieno di emozione» come ha detto il sindaco Massimo Mazzilli che, per la prima volta, ha celebrato a Corato una unione civile tra due persone dello stesso sesso: il coratino di origini andriesi Riccardo De Feo e l’andriese Luciano Narciso.

Come accade nella celebrazione dei matrimoni, Riccardo e Luciano si sono scambiati gli anelli: «segno della scelta, di responsabilità e di rispetto» nei confronti dell’amato, confermata «davanti all’intera comunità civile».

Sulle fedi sono state incise le iniziali dei loro nomi, sono «illuminate da una piccola pietra, come punto di incontro di un’unica circonferenza» ha detto Luciano prima di donare il suo anello. Le fedi «rappresentano l’amore, il sentimento che “significa” cura, sostegno, fiducia reciproca. Perché l’uno sia la luce dell’altro. A testa alta, per le strade, sotto il sole» ha risposto Riccardo.

«Non vi nascondo la mia emozione – ha detto il sindaco Mazzilli – Sono felice per voi, contento di celebrare la prima unione civile per il professor De Feo: ho avuto il piacere di conoscerlo per varie iniziative svolte qui in Comune insieme al liceo artistico in cui insegna».

«Oggi è il giorno in cui la civiltà, il diritto, la dignità ritrovano concretezza». Così Mariella Capobianco, una delle due testimoni, ha commentato la cerimonia. Un «momento di gioia condivisa e partecipata, la costituzione di una nuova famiglia. Non solo una semplice pratica burocratica, una dimostrazione che l’amore vince su tutto».

Ieri, alla vigilia della loro unione, li abbiamo raggiunti telefonicamente per chiedere loro se avessero accettato la presenza delle nostre telecamere in un momento così importante: «non abbiamo motivo per dirvi di no – ci hanno risposto – perché siamo felici di vivere questo momento senza alcun timore. Abbiamo scelto volontariamente di svolgere la cerimonia nel Palazzo di città: speriamo che la nostra possa essere una testimonianza».

Non a caso, prima di lasciare la Sala verde, Riccardo ha detto: «adesso tocca a voi».

venerdì 21 Luglio 2017

(modifica il 3 Agosto 2022, 20:26)

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