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Gli Urban Strangers cantano per Giorgia Lomuscio: «Ora siamo noi a prendere forza da lei»

Lucia M. M. Olivieri
Tutto questo amore e la bella musica degli Urban Strangers, in una serata in cui tutto parlava di lei, avranno raggiunto la piccola Giorgia ovunque lei sia
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Prima una visita presso la sede dell’associazione in viale Roma dove Gennaro Raia e Alessio Iodice, in arte Urban Strangers, visibilmente commossi hanno impugnato la chitarra che suonava Giorgia e, dopo aver ascoltato i racconti di Mamma Carla e papà Giuseppe, hanno cantato unplugged alcune loro canzoni che la piccola amava tanto. Ad ascoltarli anche le amiche di Giorgia e alcuni amici stretti di famiglia. È stato un momento intimo e significativo in cui la musica degli Urban Strangers e la storia di Giorgia, le sue foto, le significative tracce, il numero 7 che si rincorre… la canzone danno all’incontro qualcosa di magico…

«Abbiamo deciso di riunirci intorno a questa cosa perché deve essere stato difficile per tutti, per tutte le persone che sono state intorno a lei con la nostra musica noi possiamo dare una mano in qualche modo, anche solo un piccolo sollievo, anche alle persone che sono intorno a lei perché sappiamo che le piaceva molto la nostra musica. Non possiamo essere altro che onorati di essere qui e di fare questo per lei. Finora l’abbiamo fatto indirettamente, ma quando ti rendi conto di aver fatto qualcosa di forte, per lasciare un segno così grande, diventa un modo indiretto che abbiamo trovato per ringraziare lei di aver preso forza da noi e noi possiamo solo prendere forza da lei per tutto quello che è riuscita a fare»: sono queste le parole, emozionate, sentite con cui gli Urban Strangers hanno esordito nell’intervista che ha preceduto il concerto di venerdì scorso, 21 luglio, nel Parco Europa-Giovanni Paolo II, per una ragazza speciale, figlia di una famiglia speciale, che è volata in cielo troppo presto ma che continua a vivere nei cuori di tanti, Giorgia Lomuscio.

L’associazione a lei intitolata ha infatti organizzato un concerto del gruppo che la tredicenne, mancata dopo 6 mesi di lotta contro un cancro terribile, amava tanto: e proprio a lei sono stati rivolti i pensieri e le lacrime di tutti, mentre l’emozione trapelava anche sul palco.

A introdurre la serata con la proiezione di 2 video sul percorso di amore e sofferenza della tredicenne, il padre di Giorgia, Giuseppe Lomuscio: «Questa sera mi sembra giusto raccontarvi una storia, farvi conoscere Giorgia, perché se siamo qui stasera è perché Giorgia ha voluto questo concerto della band che amava. Lei è in una dimensione che non conosciamo, ma sicuramente è accanto a noi. Questa sera sono orgoglioso di presentare la dott.ssa Maura Calvani che vuole testimoniare che stiamo facendo qualcosa di grande, con l’associazione, per la ricerca: vogliamo dare una speranza in più ai ragazzi che potrebbero essere colpiti un giorno da questo male».

Sul palco anche la dottoressa Maura Calvani, ricercatrice dell’Università di Firenze che sta lavorando proprio per cercare le cause che scatenano la malattia di Giorgia: «Abbiamo iniziato un percorso di ricerca che ci sta impegnando giorno e notte per cercare di trovare una strada per alleviare la sofferenza di questi bambini. Anche grazie a loro, all’associazione intitolata a Giorgia, ci stiamo riuscendo: stiamo elaborando una possibile strategia per permettere di individuare questa malattia agli esordi, perché quando viene diagnosticata di solito è già troppo tardi. Il tema di Giorgia dice che lei voleva aiutare le persone: ci sta già aiutando molto, perché avendola conosciuta dalle sue parole, ha cambiato veramente il modo di lavorare del mio gruppo di ricerca, Ora andiamo diritti all’obiettivo, senza fermarci un attimo, per questi bambini».

Per la prima volta sul palco anche Carla, la mamma di Giorgia, molto emozionata, che ha letto una dedica che la ragazzina aveva scritto ai suoi idoli dietro a uno dei suoi disegni: «Ho promesso a mia figlia che sarei stata forte: “Voi siete l’unica cosa che mi emoziona in questo modo, che mi fa venire i brividi, mi fa piangere, siete quelle persone per cui io darei tutto, anche se non ho nulla. Siete la causa del mio sorriso, delle farfalle nello stomaco, del tremolio delle ginocchia dalla voglia di abbracciarvi”» abbracciando poi i cantanti.

E tutto questo amore e la bella musica degli Urban Strangers, in una serata in cui tutto parlava di lei, avranno raggiunto la piccola Giorgia ovunque lei sia.

lunedì 24 Luglio 2017

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Antonio Tursi
Antonio Tursi
6 anni fa

Emozione pura. Una gran bella serata