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Gli alunni della “Don Bosco-Manzoni” adottano piazza Sorelle Agazzi

La Redazione
Nell'ambito della Festa dell'albero promossa da Legambiente, in un anno ricordato come orribile per la devastazione prodotta dal fuoco che ha divorato anche gran parte del patrimonio naturalistico italiano e pugliese
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Il futuro non si brucia. È lo slogan che accompagna quest’anno la Festa dell’albero, l’iniziativa organizzata da Legambiente che domani vedrà scendere in campo tanti volontari per portare un messaggio di impegno collettivo per la rinascita del verde, con la piantumazione simbolica di nuovi alberi soprattutto nelle aree protette danneggiate dalle fiamme.

Al centro delle iniziative, infatti, quest’anno ci sarà il tema degli incendi boschivi che hanno dilaniato l’Italia e la Puglia non risparmiando neanche le zone di maggiore valore naturalistico come le tante aree protette, nazionali e regionali, finite sotto la morsa del fuoco: dal Gargano al Parco dell’Alta Murgia.

All’invito di Legambiente per celebrare la festa dell’albero hanno risposto tante classi con il coinvolgimento di altrettanti studenti e la piantumazione di migliaia di piante. Un gesto di gratitudine e di rispetto verso questi polmoni verdi che svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione del dissesto idrogeologico, nel mantenimento degli equilibri del pianeta e contribuiscono al benessere e alla qualità della vita.

Ad Andria, tra le iniziative, va segnalata l’adozione della Piazzetta dedicata alle sorelle Agazzi da parte degli alunni della “Don Bosco-Manzoni” alle ore 9.00 e la festa poi presso il plesso “Rodari” a partire dalle 10.30.

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Il 2017 verrà ricordato come un anno orribile per la devastazione prodotta dal fuoco che ha divorato anche gran parte del patrimonio naturalistico italiano e pugliese. Nel 2017, secondo i dati elaborati da Legambiente (aggiornati al 30 ottobre scorso), sono andati in fumo, in Puglia, ben 4.650 ettari di superfici boschive. Dal Rapporto Ecomafia 2017, poi, emerge che nella nostra regione, nel 2016, sono state 373 le infrazioni accertate, pari all’8% del totale nazionale, 25 le denunce e 4 i sequestri, numeri in crescita rispetto all’anno precedente che hanno posto la Puglia al 6° posto della classifica degli incendi in Italia.

«La quantità di ettari di boschi distrutti dai roghi rappresenta un pesante affronto al grande patrimonio di natura e biodiversità di cui disponiamo – commenta Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – Sarebbe opportuno dare concreta attuazione alla legge nazionale 10/2013 per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, che riconosce l’importante ruolo che il verde, e gli alberi in particolar modo, rivestono nel controllo delle emissioni, nella protezione del suolo, nel miglioramento della qualità dell’aria, del microclima e della vivibilità delle città. La legge considera strategica per qualsiasi amministrazione comunale la conoscenza dettagliata del proprio patrimonio arboreo e prevede che tutti i comuni sopra i 15mila abitanti si dotino di un catasto degli alberi, piantino un nuovo albero per ogni bambino nato o adottato e che gli amministratori producano un bilancio del verde a fine mandato, che dimostri l’impatto dell’amministrazione sul verde pubblico. Anche i cittadini, poi, nel loro piccolo, possono fare molto, attraverso uno stile di vita ecosostenibile ed azioni a favore dell’ambiente che è la casa di tutti, come ad esempio il piantumare un albero».

Anno dopo anno gli incendi boschivi causano la perdita di migliaia di ettari di questo immenso patrimonio e la Protezione Civile stima che negli ultimi 30 anni sia andato perso addirittura il 12% del patrimonio forestale del nostro Paese.

Un fenomeno che non risparmia, com’è ovvio, le aree forestali che coprono oltre il 50% dei parchi e delle riserve naturali del nostro Paese, come dimostra la cronaca di questi ultimi mesi che ha visto andare in fumo ettari di bosco nelle aree protette nazionali (Majella, Vesuvio, Gargano, Alta Murgia, Pollino, Sila, Aspromonte) e in molte aree protette dalla Liguria alla Sicilia con ingenti danni al patrimonio di biodiversità e rischi per l’incolumità delle persone e dei beni.

Proprio per questo Legambiente – che quest’anno si avvale del supporto dei partner tecnici Associazione Forestale Italiana, Assocarta, Federlegno Arredo e ConLegno – il 21 novembre procederà con la piantumazione simbolica di un albero in una delle aree protette italiane.

Sempre nell’ambito della Festa dell’Albero 2017, sarà celebrata la Giornata nazionale degli alberi, promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, attraverso la realizzazione di un percorso di educazione ambientale che coinvolgerà le classi in un percorso didattico che durerà fino ad aprile 2018. L’obiettivo è quello di richiamare l’attenzione degli studenti sull’insostituibile valore degli alberi e dei boschi per il nostro pianeta. Attraverso materiale didattico, incontri e attività Legambiente stimolerà la riflessione sui cambiamenti climatici, l’uso del suolo, il risparmio delle risorse e a conclusione del percorso verrà promosso il concorso fotografico “Il futuro non si brucia”.

La Festa dell’albero, infine, viaggia anche sui social. “Per fare un albero ci vuole un hashtag” è, infatti, la campagna social promossa da Conlegno e Legambiente per invitare gli utenti a pubblicare foto, video, contributi scritti e disegni su Facebook, Twitter e Instagram utilizzando l’hashtag #unalberoè: un modo per porre l’attenzione sull’importanza che il verde riveste nella vita quotidiana. Inoltre ogni 50 post pubblicati utilizzando l’hashtag #unalberoè, Conlegno si impegna a donare un albero per dare vita a spazi verdi nelle aree che maggiormente necessitano di interventi.

martedì 21 Novembre 2017

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