Oggi è il primo giorno del nuovo anno!
E allora, buon anno a tutti (per il popolo di Facebook: Buon hanno!)
Sì, va bene, ma che anno è? Io sono un po’ confuso.
Vediamo:
– Berlusconi si accinge a ricompattare il centrodestra – un po’ come si fa con i rifiuti – per vincere le prossime elezioni politiche. Ho capito! E’ il 1994!
– Il quotidiano nazionale “Il Tempo” dice che l’uomo dell’anno è Benito Mussolini. Non l’ho riconosciuto subito, ho dovuto capovolgere il giornale. Ho capito, è il 1922!
– Donne molestate da uomini di potere, per l’opinione pubblica sono solo prostitute. Ho capito, è il 1400!
– Orde di persone laureatesi all’università della vita mettono in dubbio l’intero progresso medico-scientifico e rifiutano di vaccinare i propri figli. Ho capito, è il 2018 a.c.!
– Per percorrere una distanza di circa 60 km, ossia da Andria a Bari, utilizzando i mezzi pubblici servono almeno 2 ore! Ho capito, è il 1890!
– Nella nostra città, furti d’auto e spaccio di droga sono sempre all’ordine del giorno: ho capito! Siamo nel (scegliere un anno qualunque dal dopoguerra ad oggi)!
– San Valentino è sempre un quartiere abbandonato alla periferia della città: ho capito! Non siamo in campagna elettorale!
Insomma, non so bene in che anno siamo, ma mi auguro che sia un anno che porti amore nello sguardo di tanti di voi: non nel cuore – che se poi non sapete esternarlo resta tutto dentro di voi – ma nei vostri occhi. Perché quando guardiamo il mondo con gli occhi dell’amore, tutto appare diverso, tutto appare migliore o, perlomeno, migliorabile.
Dunque, buon anno! Qualunque esso sia.