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Don Ciotti: «Incoraggiare la Puglia che s’impegna per il bene della sua terra e dell’intero Paese»

La Redazione
In visita presso la sede di Bari alla vigilia della '"Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie"
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Lunedì
12 marzo Don Luigi Ciotti è stato a Bari, nella sede dell’Ordine dei
Giornalisti di Puglia, invitato da Assostampa Puglia, per sensibilizzare la
categoria sul tema della ‘”Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo
delle vittime innocenti delle mafie”
che si terrà a Foggia il 21 marzo.

In
quella occasione Don Ciotti ha denunciato “la potenza e la ferocia di una mafia
emergente”
, di quella pugliese della Sacra Corona Unita come di quella
foggiana, tra le poche che ormai ancora spara mentre quasi tutte tentano di
infiltrarsi silenziosamente nell’economia e nella finanza, senza uccidere
dunque ma inquinando profondamente i gangli vitali della società.

Don Luigi
Ciotti, fondatore di Libera che torna in Puglia dopo le Giornate che si sono
svolte nel 2008 a Bari e nel 2000 a Casarano (Lecce), ha anche scritto agli organi
di informazione e lunedì ha pure accettato di mandare per il tramite del dott. Rutigliano un
messaggio dedicato ad Andria. La nostra comunità infatti ha, all’attivo, due
immobili confiscati alla criminalità organizzata e assegnati per usi sociali,
all’associazione Zenith in contrada SS Salvatore e alla fondazione Migrantes in
contrada Lagnone Santa Croce. Il messaggio di Don Ciotti per la Puglia e per
Andria è di «incoraggiare una Puglia che resiste, fatta di gente perbene che
nelle associazioni, nelle cooperative, nelle realtà laiche e religiose, o anche
semplicemente assumendosi le proprie responsabilità di cittadino, s’impegna per
il bene della sua terra e dell’intero Paese».

Il
21 marzo a Foggia, epicentro della Giornata, verranno letti, simultaneamente,
come in altri 4.000 luoghi d’Italia, i nomi delle vittime, ascoltate le
testimonianze dei famigliari, e approfonditi le questioni relative alle mafie e
alla corruzione, nel segno di una memoria che non vuole essere celebrazione ma
impegno per il cambiamento».

giovedì 15 Marzo 2018

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