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Si apre la stagione del mare, ma non per i disabili: spiagge attrezzate e parcheggi scarseggiano

La Redazione
La situazione per l'accesso al mare non è rosea in nessuna delle città marittime della Bat: abbiamo chiesto alle famiglie di alcuni ragazzi affetti da disabilità di carattere motorio e le risposte sono state sconfortanti
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Qualche giorno fa avevamo riportato la notizia dello sfogo della mamma di una ragazza affetta da tetraparegia, indirizzato al Sindaco di Margherita di Savoia, in tema di parcheggio, in quanto nella città delle Saline pare impossibile per i disabili parcheggiare sulla litoranea che precede le terme per mancanza di stalli a loro consentiti.

La situazione per l’accesso al mare non è rosea, in realtà, in nessuna delle città marittime della Bat: abbiamo chiesto alle famiglie di alcuni ragazzi affetti da disabilità di carattere motorio e le risposte sono state sconfortanti. In generale, infatti, per una persona in carrozzina, accedere alle spiagge è molto complicato: tra barriere architettoniche, comportamenti incivili e la legge che poche tutele esprime per diverse categorie (nonostante i proclami pubblici), anche fare il bagno in mare può diventare un sogno impossibile da realizzare, in molti casi.

Partiamo dalla legge: non è previsto in alcuna norma che per l’autovettura al servizio del detentore dello speciale contrassegno invalidi, la quale sia stata parcheggiata in uno stallo a pagamento a causa dell’indisponibilità di uno di quelli riservati gratuitamente alle persone disabili, la sosta sia gratuita. La cosa già di base è grave: i posti riservati sono pochi, nel caso di Margherita di Savoia (città per la quale il nuovo Sindaco, Bernardo Lodispoto, avrebbe assicurato di prendere in carico la situazione denunciata dalla famiglia andriese) proprio assenti.

Ma non solo di parcheggi si deve parlare. Sempre nella città delle saline, negli ultimi due anni la spiaggia attrezzata per disabili e anziani resa fruibile grazie al progetto “Mare senza barriere” è stata oggetto di brutti atti di vandalismo.

Di Barletta avevamo già discusso quando avevamo denunciato le disavventure della mamma di un bimbo su sedia a rotelle che, dopo l’introduzione del nuovo sistema di accesso al lungomare, aveva dovuto richiamare la stampa per potersi almeno “avvicinare” al marciapiedi. Ma anche per Trani e Bisceglie la situazione non è rosea: quali sono le azioni messe in campo per rendere accessibili le spiagge ai disabili? Esistono spazi in numero sufficiente e abbastanza larghi per permettere il parcheggio ai mezzi, di solito almeno almeno minivan dotati di pedane, dei loro familiari? «Spesso – ci racconta la familiare di un bambino affetto da una malattia che lo costringe sulla carrozzina da sempre – le persone parcheggiano anche avvicinandosi troppo alla nostra auto, per cui dobbiamo uscire dal parcheggio e sostare in doppia fila per poter tirare fuori la pedana e far salire il bambino sull’auto. Eppure la pedana è visibilissima, non ci si può sbagliare: ma evidentemente è più importante parcheggiare un po’ più vicini al mare che immedesimarsi nei disagi degli altri. Poi spesso i parcheggi per disabili, pochissimi, sono tutti occupati: allora parcheggiamo comunque sulle strisce blu, sperando nella comprensione degli ausiliari del traffico. Comunque, a parte le pedane di discesa in spiaggia, non esiste un vero interesse al tema dell’accessibilità: noi infatti rimaniamo sotto l’ombrellone, cioè fin dove ci si può spingere con la pedana. Non possiamo, è fisicamente impossibile, trascinare la carrozzina sul bagnasciuga, ma almeno respiriamo un po’ di aria di mare».

L’accessibilità delle spiagge, dunque, resta un grande problema e occorre intervenire sulla cultura, non soltanto attraverso lo Stato, ma anche attraverso i privati che gestiscono gli stabilimenti. Tutti hanno il diritto di godere delle bellezze del nostro Paese e dei nostri litorali e ci si auspica, come sempre, una maggiore sensibilità al tema.

lunedì 18 Giugno 2018

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Luigi
Luigi
5 anni fa

Magari stava il controllo, e che non esiste proprio sopratutto per quanto riguarda il famoso parcheggio a spina pesce poi non andiamo oltre.