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Deiezioni canine: obbligo rimozione e pulizia con acqua

La Redazione
Vietato inoltre depositare le ciotole con il cibo o residui commestibili per cani dinanzi all'uscio della propria abitazione o in luoghi pubblici o aperti al pubblico
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Polizia Locale in campo contro l’abbandono delle deiezioni canine. Il Sindaco con ordinanza n. 364 del 25 luglio 2018, ha reiterato l’osservanza di una serie di obblighi per i proprietari o possessori di cani. In particolare è stato disposto, a carico degli stessi, anche la pulizia dell’area interessata alle deiezioni, utilizzando acqua che occorrerà portare con se.

Nel testo dell’ordinanza si legge quanto segue: considerato che è stata rilevata la frequente presenza di deiezioni canine sul suolo comunale e in particolare sul sedime delle vie pubbliche o aperte al pubblico, delle piazze, su aree verdi, parchi ed aree pubbliche in genere e nelle zone attrezzate adibite al gioco dei bimbi, nonché sui muri di affaccio di edifici anche privati e mezzi in sosta a margine della via;

• che tale circostanza lede la pubblica igiene, oltre che il decoro del Comune, ed è idonea a porre in pericolo la salute pubblica;

• che, causa il numero sempre crescente di cani da compagnia e da guardia posseduti nell’area urbanizzata, risulta indifferibile determinare una giusta e più adeguata compatibilità tra il mantenimento dell’igiene del suolo pubblico e la detenzione di detti animali;

• che, ai sensi della vigente normativa generale, i proprietari di animali sono responsabili per i danni da essi arrecati ai terzi e alla collettività comunale;

Ritenuto che i proprietari di cani debbano personalmente farsi carico di evitare che i loro animali depongano escrementi solidi e liquidi sul suolo pubblico e, nel caso in cui tale circostanza si verifichi ugualmente, debbano provvedere personalmente a rimuovere nell’assoluta immediatezza tali escrementi, senza far ricadere tale incombenza sull’Amministrazione locale;

Valutato l’aspetto igienico-ambientale derivante dalle deiezioni canine nel territorio urbano e nelle aree aperte al pubblico, per cui occorre concepire validi strumenti di profilassi nei confronti di malattie infettive veicolate dalle stesse;

Visto che il presente provvedimento si rende necessario per combattere l’atteggiamento incivile di alcuni proprietari di cani, numerose volte segnalato da parte dei cittadini;

VISTO lo Statuto comunale;

RICHIAMATI gli artt. 50 e 54 di cui al D. Lgs. 267/00 e ss.mm.;

VISTI, inoltre: – il D.P.R. 08.02.1954, n. 320 “Regolamento di Polizia Veterinaria”; – la legge 14.08.1991, n. 281 “Legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo”; – il D.M. del 14.10.1996 “Norme in materia di affidamento dei cani randagi” ss.mm.; – l’art. 672 del Codice Penale “Omessa custodia e mal governo degli animali”; – l’art. 2052 del Codice Civile “Danno cagionato da animali”; – gli artt. 13 16, 17, 18, 19 e 20 della Legge 24.11.1981, n. 689; – le disposizioni di cui al Capo II del D.P.R. 22.07.1982, n. 571; VISTO il D.L. 14/20-02-2017 conv. in L. 48/18-04-2017 “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”;

Ordina a tutti i proprietari e conduttori di cani, nell’accompagnare gli stessi su strade pubbliche o aperte al pubblico, nei giardini e parchi pubblici, nelle aree private aperte al pubblico, nelle aree attrezzate adibite al gioco dei bimbi delimitate e non ed individuate con appositi cartelli e nelle zone destinate al verde pubblico:

• di munirsi, da esibire su richiesta della Pubblica Autorità, di paletta o altra idonea attrezzatura e di sacchetti monouso, per l’eventuale raccolta delle deiezioni solide degli animali;

• di provvedere all’immediata rimozione delle defecazioni del cane facendo uso dei suddetti strumenti; di depositare, quindi, le feci, introdotte in idonei involucri o sacchetti chiusi, negli appositi contenitori presso le proprie abitazioni o nei cestini porta rifiuti all’uopo installati lungo le vie comunali e nei giardini.

• di munirsi di contenitori (bottigliette) d’acqua o altro liquido di lavaggio, per eliminare i residui liquidi biologici del cane ed il lavaggio delle superfici pubbliche o private interessate.

Ai trasgressori della presente ordinanza sarà comminata la sanzione amministrativa prevista, secondo le procedure della L. 689/81 e, qualora il fatto costituisca reato, siano altresì denunciati all’Autorità Giudiziaria, ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale.

Avverte che

  • 1) i proprietari o detentori, a qualsiasi titolo, di cani devono provvedere all’iscrizione dei medesimi all’Anagrafe Canina presso il Settore Veterinario della ASL/BAT entro il terzo mese di vita o entro trenta giorni dopo essere stato raccolto se randagio;
  • 2) entro novanta giorni dall’iscrizione all’anagrafe canina, i cani devono essere sottoposti all’applicazione del microchip;
  • 3) il detentore del cane ha l’obbligo di denunciare al Settore Veterinario competente l’avvenuta cessione, scomparsa, o morte dell’animale, entro quindici giorni dall’avvenimento;
  • 4) il rinvenimento di qualsiasi cane deve essere tempestivamente segnalato al Servizio Veterinario della ASL/BAT per l’intervento di cattura. In caso di omissione, si applicheranno le sanzioni amministrative di Legge.
  • Sono esonerati dalla disciplina della presente ordinanza i cani guida per ciechi, i cani delle forze di pubblica sicurezza e della protezione civile nell’esercizio dell’attività istituzionale.

    Il proprietario o detentore dell’animale è obbligato a condurlo per il guinzaglio nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico. Il proprietario è, comunque, responsabile di ogni azione del cane di sua proprietà.

    È vietato depositare le ciotole con il cibo o residui commestibili per cani dinanzi all’uscio della propria abitazione o in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

    Infine, dispone che le trasgressioni alla presente ordinanza, ad eccezione degli articoli per i quali è già prevista una specifica sanzione amministrativa pecuniaria e fatte salve comunque le disposizione di leggi e del codice penale in materia, sono soggette alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 25,00 ad € 500,00 che saranno punite ai sensi del Capo I° della Legge 24 novembre 1981 n. 689.

    giovedì 26 Luglio 2018

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    Tommaso Capogna
    Tommaso Capogna
    5 anni fa

    occhio che i randagi comunali fanno le stesse deiezioni degli altri, costringeremo il comune ad automultarsi. detto questo, il divieto di dare da mangiare ai randagi in spazi pubblici ed aperti al pubblico è in palese violazione delle norme sul benessere animale. animali di cui il comune è proprietario e dovrebbe fornire loro tutta l'assistenza necessaria a proprie spese. ultima cosa: i randagi affamati (di proprietà del comune) diventano anche pericolosi. Mi duole constatare che ancora una volta si fanno ordinanze senza capire le problematiche. per il decoro urbano, invece, il sindaco farebbe meglio ad uscire le cosiddette nei confronti di sangalli visto lo stato in cui versano le strade lontane qualche centinaio di metri dall'Andria bene.

    PILATO GIANNI
    PILATO GIANNI
    5 anni fa

    Provate a fare delle ispezioni in prossimità dei Centri Veterinari della nostra città e vedrete come i proprietari di animali abitualmente fanno fare le pipi è le cacche …….. senza pulire !!!
    datevi da fare vigili urbani ……… il nostro decoro cittadino ormai non esiste piu' da anni …..

    Giovanni Alicino
    Giovanni Alicino
    5 anni fa

    No non posso crederci, finalmente? Se dovessero andare in villa comunale farebbero centinaia di multe. Sono pochi i padroni di cani che hanno l'occorrente per raccogliere gli escrementi. Senza contare che tutti fanno la pipi nel prato. E pensare che molti bambini giocano sull'erba sporca di pipi e cacca di cani.

    Giovanni Alicino
    Giovanni Alicino
    5 anni fa

    Sono quasi certo che fra non molto, sentiremo che i Vigili sono pochi e pertanto non sarà possibile assicurare quanto indicato dell'ordinanza.

    Anna
    Anna
    5 anni fa

    Se non aiutano certe persone hai randagi , chi li sfama , visto che il comune nn aiuta i canili nemmeno nel dare soldi per il cibo ,e se ne fotte ,vedremo frugare no nell umido ma direttamente nel secco , e così la mattina già nn passano gli spazzini troveremo tutta l'immondizia per strada , e sono d'accordo con quello che dice Tommaso che qualche centinaio di metristezza fuori andria si trova di tt

    Saverio amato
    Saverio amato
    5 anni fa

    invito le autorità preposte a vigilare le strade ove sn ubicati gli studi veterinari. sn bagni all'aperto per tutti gli animali che li frequentano. ritengo che i primi incivili siano i proprietari. parlo di via Antonello da Messina divenuta discarica di defezioni canine e della villetta su via Tiepolo. ritengo che la disciplina deve partire proprio dalle persone. I proprietari devono rispettare le aree pubbliche così cm rispettano le loro aree private..almeno spero. pertanto sollecito il sindaco e i vigili urbani a monitorare nell'ottica di una civile convivenza oltre che di un civile utilizzo di tali aree visto che sn frequentate da bambini e anziani che vi stazionano.

    savino
    savino
    5 anni fa

    uè poche chiacchiere, tutto l'amore per gli animali ma chi spoca deve pulire quindi ottima ordinanaza e che non rimanga solo un pezzo di carta, in un paese civile questo non deve accadere, una società funziona quando gli appartenenti allla stessa osserrvono le regole nell'nteresse di TUTTI e non dei SINGOLI.

    E.I.
    E.I.
    5 anni fa

    Mi piace questa ordinanza. Questa sarà accantonata come le altre. Sono una proprietaria di un cane, regolarmente iscritto all'anagrafe, raccolgo la deiezione del mio cane e anche assicurato,tengo a precisare. Per i randagi, ne risponde chi? Aspetto una risposta in merito dall'Autorità !!!! Poi per chi abbandona rifiuti di ogni genere….chi controlla? Anche per questo c'è un'ordinanza. Le strade appena fuori città sono coperte di immondizie sparpagliate ovunque. un'altra cosa : i cestini apposti sui pali, la gente che ci abita nelle vicinanze, per non sentire il profumo che emanano, li toglie. I raccoglitori regalati ai condomini, non vengono lavati. Questo servizio la SANGALLI NON SVOLGE. ANDRIA :città della merda.

    Lulu
    Lulu
    5 anni fa

    Qui si sta solo parlando dei cani e i loro padroni ,ci sono persone che rispettano qualunque luogo dove si trovano nei parchi, sui marciapiedi ecc ma non guardate la gente che la sera e in villa con i bambini, e gli scappa da fare pipi o altro la fanno fare nel prato ma di che stiamo parlando per nn parlare del vecchio che sputa nell'erba ma dai i bambini li nn giocano ugualmente. E il cane fa pipi nell'erba e fa schifo c'è siamo sempre li al punto di partenza che gli animali fanno schifo ma l'uomo no io la penso al contrario

    Stefania Olfi
    Stefania Olfi
    5 anni fa

    Sollevo un'altra problema, nel mio condominio c'è uno studio veterinario, ebbene i clienti che lo frequentano lasciano spesso escrementi solidi e liquidi nelle parti comuni del condominio. Abbiamo chiesto all'amministratore di chiedere alla veterinaria di posizionare almeno un cestino per la raccolta deiezioni fuori dalla porta. Dopo averlo fatto per un mese adesso se ne infischia. Cosa possiamo fare? L'amministratore può agire in qualche modo? Grazie Stefi