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Quelle aiuole tombate in via don Minzoni: al posto degli alberi cemento e mattoni

La Redazione
Nel corso degli anni molti alberi sono caduti e altri sono stati tolti da qualche residente incivile. In corso i lavori di rattoppo del marciapiedi laddove gli alberi sono stati eliminati
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In una società che, a tutti i livelli, dovrebbe promuovere spazi verdi, prendersene cura e, laddove possibile, incrementare di numero e di consistenza gli stessi, assistiamo sempre più a scene che denotano degrado sociale e culturale a svantaggio nostro e soprattutto delle future generazioni.

Il caso. Siamo in via Don Minzoni, un’arteria stradale che si collega con viale Trentino Alto Adige e con piazza Sorelle Agazzi, nelle immediate vicinanze è ubicata anche la scuola primaria Don Bosco. I marciapiedi, molto larghi, ospitano degli alberi, verosimilmente trattasi di prugno selvatico. Purtroppo, in queste ultime settimane, circa una ventina di questi alberi non ci sono più. Alcuni sono venuti giù a causa delle delle precipitazioni atmosferiche, altri invece sono stati letteralmente “sradicati” da alcuni residenti per favorire l’ingresso delle loro autovetture nei garage delle rispettive abitazioni o, semplicemente, per agevolare una pratica assai consolidata nella zona: il parcheggio sul marciapiedi.

È questo la denuncia di un residente che invita le istituzioni a bloccare la distruzione totale degli alberi su detta via: «Nel corso degli anni molti alberi sono caduti e altri sono stati tolti da qualche residente incivile. Il Comune invece di piantare nuovi alberi ha pensato di tappare completamente l’area con dei mattoni. Dalle foto si nota che agli alberi rimasti “ancora in vita” hanno tolto il cornicione in pietra. È facile dedurre che possano essere prossimi alla estinzione. Si parla tanto di decoro urbano e poi nulla si fa di concreto per preservare l’esistente?»

Niente messa a dimora di nuove essenze arboree al posto di quelle estirpate, niente che abbellirà via don Minzoni destinata a un triste futuro già comune a tante altre vie come, ad esempio, via Montegrappa e via Pucccini, laddove lo spartitraffico, che una volta ospitava degli alberi, ora lascia spazio solo ai cartelloni pubblicitari. Aiuole quadrate rimaste orfane dell’albero che ospitavano sono purtroppo disseminate in diverse zone della città. Alla base la cattiva cura del verde pubblico di cui, evidentemente, dovremmo cominciare ad occuparcene noi cittadini, ove possibile.

martedì 17 Settembre 2019

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luca
luca
4 anni fa

condivido pienamente, il decoro per questa città non esiste.