L’ultima settimana di ottobre è stata caratterizzata da diversi sforamenti dei livelli di Pm 2,5 registrati dalla centralina posizionata in via Vaccina. Un problema annoso quello dell’inquinamento atmosferico che sembra non trovare una soluzione per tamponare il problema.
Le ricadute sulla salute sono ben note a tutti e per ovviare alla problematica è stata adottata un’ordinanza, entrata in vigore lo scorso primo maggio, che ha fissato le regole di vendita per gli esercenti a sede fissa ed itinerante dei prodotti ortofrutticoli.
Il provvedimento prevede che possano essere esposti senza protezione solo i prodotti a buccia spessa – come ananas, cocomeri, meloni, banane – che si consumano sbucciati. Invece, devono essere coperte tutte le altre tipologie per proteggere la merce da polveri e da altri agenti inquinanti e l’esposizione della stessa deve avvenire ad almeno un metro da terra. A ciò, si aggiunge il divieto assoluto della vendita su mezzi collocati a ridosso degli agenti commerciali.
Una decisione utile per fare una seria prevenzione ma la cui applicazione, purtroppo, è rimasta solo sulla carta. Infatti, a parte il rispetto iniziale delle nuove regole, le stesse sono rimaste disapplicate dalla quasi totalità delle attività commerciali, nonostante la previsione di una sanzione di 500 euro e il rischio di essere perseguiti penalmente.
Per non parlare dei venditori (abusivi?) che espongono e vendono la propria merce a ridosso della pubblica via disattendendo qualsiasi regola e vendendo merce intrisa di tutti gli agenti inquinanti che rappresentano un pericolo per la salute di chi consuma quegli alimenti.
Una situazione paradossale se si considerano gli impegni assunti con la sottoscrizione del protocollo che porterà all’adozione del profilo della salute. Pertanto, urgono una serie di interventi per porre in essere azioni di prevenzione e contrasto alla vendita di prodotti che sicuramente non fanno bene alla salute di nessuno.
Vi domandate il perché? Abbiamo vigili urbani che non fanno rispettare norme sulla piaga di frutta esposta x strade trafficate e non parliamo di parcheggi in doppia fila o in posti dove vige il divieto assoluto di fermata. Altro, i cani portati a spasso che lasciano escrementi specialmente nella villa comunale ove sono lasciati liberi senza guinzaglio dagli stupidi padroni.
fino a quando ci sarà gente che compra alimenti venduti in questo modo, ci sarà gente che li vende in questo modo.
Accanto ai controlli devono esserci cittadini più responsabili, altrimenti non cambia nulla
campa cavallo tutte chiacchiere,i vigili tutti imboscati,
Scusatemi c'era un'ordinanza che vietava ai fruttivendoli di esporre la frutta sui marciapiedi per via dell'inquinamento che fine ha fatto? I signori vigili perchè non contollano? Come dice un vecchio detto quando manca il gatto i topi ballano:
CONFERMO QUELLO EVIDENZIATO DAL SIG. ALICINO , COMANDATE DEI VIGILI URBANI DOVE SONO I SUOI UOMINI?????????
MA PERCHE' NON LI METTETE IN CARCERE,VISTO CHE FANNO ORECCHI DA MERCANTE???!!
Le bocche son tutti fratelli e sorelle.chiudetevi la bocca che solo parlare sapete
Tutti a dare la colpa ai vigili…ma i cittadini hanno bisogno solo di controllori? Ormai lo sappiamo che mangiare alimenti inquinati fa malissimo, il cancro è ovunque, eppure quante persone comprano? Ma il senso civico che fine ha fatto????