Attualità

Il ragazzo disprassico che vuole diventare un educatore per stare vicino ai ragazzi “speciali”

Michele Lorusso
Michele Lorusso
Il neo laureato in scienze umane, nonostante le mille difficoltà incontrate per il raggiungimento di questo traguardo, si prepara per la magistrale che gli servirà per realizzare il proprio sogno
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Nicola Basile è un ragazzo disprassico di 22 anni che, nonostante gli ostacoli della patologia che lo ha colpito sin dalla nascita, con caparbietà e tenacia, e con il supporto della famiglia, è riuscito a raggiungere un importante traguardo, quale quello della laurea, che gli servirà per coronare il suo sogno, ovvero, quello di diventare un bravo educatore.

Abbiamo deciso di intervistarlo per farci raccontare la sua storia, affinchè diventi da esempio per i tanti che, spesso, non riescono a realizzare i propri sogni per gli ostacoli che la vita gli riserva.

«Da dove vogliamo cominciare? 22 anni sono tanti da raccontare specialmente se vissuti intensamente come li ho vissuti io. Ma facciamo un piccolo salto indietro al 16 marzo di 22 anni fa quando alle 11 di mattina nel nostro ospedale cittadino vengo al mondo fra gli applausi di tutti i presenti e la commozione di mamma Annamaria e papà Francesco. Ho vissuto un’infanzia più o meno tranquilla anche se fino a tre anni non camminavo autonomamente e questo addolorava molto la mia famiglia che si chiedeva spesso se mai sarei potuto cadere e a rialzarmi da solo».

Arriva il momento di cominciare la scuola e: «con non poche difficoltà supero la prima grande sfida che la vita mi mette davanti. Imparo a camminare e soprattutto a cadere e rialzarmi da solo, ma quando sembra tornare il sereno, ecco che all’orizzonte fa capolino un altro scoglio, la scuola elementare. Data la mia disprassia/DSA (Dislessia-Discalculia-Disortografia-Disgrafia), qui cominciano i primi problemi di “socializzazione” e le prime incomprensioni con il mondo degli adulti e in particolare di alcuni insegnanti che, schiavi di una mentalità retrograda, non mi comprendono e rendono difficile il mio percorso.

Ma non mi fermo, passa la scuola elementare e la scuola media e volo al liceo, dove tra mille difficoltà e dubbi, mamma e papà scelgono il liceo delle Scienze Umane. Qui, un gruppo di compagni di classe e di alcuni professori non pronti a fronteggiare il problema mettono ancora una volta i bastoni fra le ruote rendendo difficile il mio percorso tanto da indurmi a pensare di lasciare tutto. Nonostante ciò, ho conseguito la maturità grazie all’aiuto di una grande donna, ovvero, mamma Annamaria, che ho soprannominato “la Guerriera”.

Una volta diplomato ho dimostrato al mondo e a me stesso che tutti i ragazzi, anche quelli “speciali”, possono realizzare i propri sogni e così il 22 agosto del 2016 mi iscrivo all’ Università a Roma per laurearmi in Scienze dell’Educazione (L-19). Ho scelto questo percorso di studi quando a gennaio dello stesso anno guardando il film “ Maria Montessori – una vita per bambini “ capisco che scienze dell’educazione faceva al caso mio. All’università mi sento “trattato” come un “qualsiasi” studente ed era quello di cui avevo bisogno. Infatti, dopo i canonici tre anni universitari, non un giorno di più, e dopo aver affrontato 21 esami con ansie, paure e bocciature, mi sono laureato il 17 dicembre 2019 con 100/110 e con una tesi sperimentale in “Sociologia del turismo su San Nicola Di Bari”.

Grazie al mio relatore, che finalmente comprende le mie potenzialità, ho potuto realizzare per circa un anno ricerche, interviste e studi che mi hanno permesso di realizzare oltre alla tesi, anche un fotolibro e un documentario sul tema. Tale lavoro è stato tanto apprezzato dal docente che ne ha realizzato un servizio televisivo andato in onda il giorno lo scorso 9 gennaio sul canale universitario al numero 264 del digitale e quindi visibile in tutta Italia.

Finalmente ho ricominciato a credere in me stesso e nelle mie potenzialità. Difatti, mentre rispondo alla vostra intervista mi preparo per il mio primo esame della magistrale in Scienze Pedagogiche».

Al termine della sua storia Nicola ha voluto ringraziare la sua famiglia e tutti coloro che hanno creduto in lui dandogli la giusta carica per andare avanti e ha tracciato il percorso per il proprio futuro: «domani, dopo la magistrale, vorrei essere un bravo educatore e pedagogista giuridico per stare vicino e difendere i ragazzi “speciali”».

A lui e ai tanti ragazzi che, nonostante tutto, realizzano i propri sogni, vanno i nostri auguri con l’auspicio che possano vedere valorizzate al meglio le qualità che li caratterizzano.

martedì 21 Gennaio 2020

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Marilena Di Renzo
Marilena Di Renzo
4 anni fa

Complimenti! Un grande esempio per tutti ragazzi dsa.

Riccardo sgaramella
Riccardo sgaramella
4 anni fa

Tanti tanti auguri e un grande in bocca al lupo , sei stato forte e tanti complimenti ai tuoi genitori ( li conosco) SONO FANTASTICI
I miei figli sono stati allunni della tua mamma