Attualità

La Fratres dona un defibrillatore alla parrocchia Cuore Immacolato di Maria

La Redazione
Domenica 4 Marzo la presidente della locale sez. andriese Fratres, Antonella Sonetto e il consigliere Giovanni Vilella hanno consegnato il defibrillatore direttamente nelle mani di don Sabino Troia
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Nella mattinata di domenica 4 marzo la Sezione andriese “Fratres – donatori di sangue”, al termine della celebrazione eucaristica presso la parrocchia Cuore Immacolato di Maria, ha consegnato alla comunità parrocchiale un defibrillatore. Ciò è stato reso possibile grazie all’esito positivo di una raccolta di sangue tenutasi nel piazzale antistante la stessa parrocchia, nel mese di ottobre 2017, quando l’autoemoteca accolse numerose persone di buona volontà che si sottoposero alla donazione. Il generoso ed importantissimo regalo salvavita è dunque il frutto di un gesto semplice ed importante messo in pratica da tantissimi fedeli.

Il defibrillatore ora sarà posizionato all’interno dell’annesso circolo ANSPI (oratorio don Francesco Di Renzo). Tre educatori della parrocchia, dopo aver effettuato un corso finalizzato al corretto utilizzo del defibrillatore semi automatico, e dopo aver ottenuto la idonea certificazione, saranno in grado ora di poter effettuare opportuni esempi dimostrativi agli adulti della comunità parrocchiale al fine di poter intervenire, opportunamente preparati, in caso di emergenza. Questo strumento è di fondamentale importanza in un luogo che giornalmente vede la presenza di numerosi giovani e non, impegnati anche in attività sportive oltre che rieducative.

La presidente della locale sez. Fratres, Antonella Sonetto e il consigliere della stessa associazione, Giovanni Vilella, hanno consegnato, compiaciuti per lo scopo raggiunto, il defibrillatore direttamente nelle mani di don Sabino Troia: «Ringrazio la generosa ospitalità del parroco e la preziosa partecipazione dei parrocchiani alla giornata di raccolta del sangue – commenta Antonella Sonetto -. Attraverso le loro donazioni riusciamo a moltiplicare le opere che promuoviamo a fin di bene: da un lato rimpinguiamo le sacche di sangue a disposizione dei nostri presidi ospedalieri dall’altro contribuiamo a rendere, come in questo caso, più sicuri i luoghi di aggregazione. A breve torneremo nuovamente con un’autoemoteca per una nuova raccolta sangue e, sono convinta, la risposta della gente sarà nuovamente entusiasmante e positiva».

giovedì 8 Marzo 2018

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