Cronaca

A due settimane dall’apertura rubato l’incasso all’Officina San Domenico

la redazione
Capitalsud: «Il danno materiale è contenuto ma cogliamo questo episodio come occasione per riflettere su ciò che possiamo costruire, su come possiamo far sì che l'Officina non venga percepito dall'esterno come un luogo alieno»
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«Quando abbiamo riaperto le porte dell’Officina, poco più di due settimane fa, abbiamo avvertito la gioia e l’entusiasmo di poter tornare a vivere nella nostra Città e a far rivivere un posto che per tanti di noi ha rappresentato uno spazio di crescita, relazionale e culturale. Per questo, ne abbiamo percepito sin da subito la responsabilità: l’Officina non deve essere solo un luogo di passaggio, ma restituire a tutti coloro che la vivono energia e opportunità di crescita.

Da qui siamo partiti, in questi primi giorni di attività, cercando di intessere relazioni con le associazioni, con chi si è avvicinato per proporci un evento, un’esperienza, uno spettacolo. Siamo consapevoli di essere solo all’inizio e di avere ancora tanta strada da fare.

Per questo siamo rammaricati da quanto accaduto: ad appena due settimane di apertura, qualcuno si è introdotto negli spazi dell’Officina, non i nostri spazi, ma quelli di una Città a cui vogliamo bene e che ci vuole bene, e ha portato via l’incasso della serata di ieri.

Il danno materiale è contenuto, ma cogliamo questo episodio come occasione per riflettere su ciò che possiamo costruire, su come possiamo far sì che l’Officina non venga percepito dall’esterno come un luogo alieno a cui rubare soldi, ma come uno spazio il cui valore culturale sia riconosciuto, sia apprezzato e sia inteso come necessario non solo da noi, ma anche da chi in Officina finora non ci è voluto entrare.

Vogliamo, da questo momento, far sì che le barriere virtuali che creano ostilità o diffidenza, vengano abbattute per far spazio a quella che è la nostra idea di Centro Culturale: un luogo di relazione, di rispetto, di crescita umana. Per questo, con enorme dispiacere ci troviamo a dover annullare l’evento previsto questa sera con Peppe Leone per lo Springtime Jazz Festival.

Non ci vogliamo fermare: cogliamo l’occasione per avviare una riflessione pubblica, domani sera, nella piazzetta antistante l’Officina, per discutere insieme dei temi a noi cari, come il valore di un centro culturale, l’impatto che può o che dovrebbe avere sul quartiere in cui è inserito e come rendere realmente inclusivo un luogo che aspira a diventare uno spazio di crescita per tutti.

La cittadinanza è invitata domani, venerdì 17 settembre alle ore 20.00 in via Sant’Angelo dei Meli 36».

giovedì 16 Settembre 2021

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Carbutti Vincenzo
Carbutti Vincenzo
2 anni fa

A quanto pare la mamma degli imbecilli, continua ad essere sempre in attesa!!!!

Andriese72
Andriese72
2 anni fa

Questa città è sempre più deprimente

Leone biancazzurro
Leone biancazzurro
2 anni fa

Che tristezza.

Andriese
Andriese
2 anni fa

Andria è in uno stato di decadimento PIETOSO!!!
Non basta più parlarne, capire, vedere, il covid, la disoccupazione. E' da tempo che se ne parla ma nulla è cambiato. Le teste stanno diventando vuote e noi inermi a subire tutto questo. Andria non è una città che ama la cultura. Andria è una grande città che ama stare nelle notizie di cronaca. Se muore quel po di cultura che c'è non resta più nulla, solo le piste ciclabili,seppure.

Maria P.
Maria P.
2 anni fa

Le buone parole con certa gente non servono, come non serve autocolpevolizzarsi. Vanno arrestati e basta.