Riprendono oggi le attività scolastiche dopo la lunga pausa festiva e il prolungamento della stessa dovuta alle abbondanti nevicate che hanno compromesso la normale riapertura degli edifici.
Oggi, però, le cose a quanto pare non stanno andando bene. A parte la decimazione del personale – numerosi i docenti assenti, soprattutto quelli provenienti dai paesi dell’entroterra più colpiti dalla neve – in alcune scuole c’è, ed è particolarmente sentito, il problema del riscaldamento: molte le caldaie in sovraccarico che consentono il calore minimo insufficiente a riscaldare gli ambienti scolastici. Impossibile resistere seduti ai banchi senza congelare.
Il caso più eclatante è quello della scuola primaria Imbriani, nel quartiere San Valentino, che oggi risulta completamente “all’addiaccio”. In tutta la scuola non c’è traccia di riscaldamento, il sistema è fuori uso. In realtà il problema va avanti da diversi mesi: numerose le segnalazioni inviate all’ufficio Gestione Patrimonio del Comune, ma senza un seguito.
Stamattina dopo il freddo e la neve dei giorni scorsi e dopo che l’edificio scolastico è rimasto chiuso per intere settimane, la situazione sembra essere intollerabile al punto che la maggior parte delle mamme ha ritenuto opportuno non lasciare i propri figli a scuola e riportarli a casa. Il problema alla Imbriani pare sia conducibile alle caldaie che andrebbero completamente sostituite: sono vecchie ed è impossibile accomodarle, almeno per sopperire al momento particolarmente gelido. Oggi gli alunni della scuola primaria (quei pochi che sono rimasti) non faranno orario continuato, come da calendario, ma nei prossimi giorni che è previsto il tempo pieno la situazione sarà veramente ingestibile.
Il problema “riscaldamento” non va meglio in gran parte degli edifici scolastici andriesi. In alcune aule del liceo Classico C. Troya si studia con una temperatura che non supera i 5 gradi, così tanto per fare un esempio. Calore al minimo anche in alcuni edifici pubblici. Si lavora con guanti e giubbotti addosso.
Numerose le scuole che hanno anticipato l'orario di uscita o posticipato l'orario di ingresso per i prossimi giorni, tra cui l'Ipsia "Archimede", il Liceo Scientifico, l'Isituto "Colasanto": disagi anche sulle rampe o nei cortili di ingresso alle scuole, che hanno visto studenti e docenti scivolare, in alcuni casi rovinosamente, procurandosi lesioni.
Una situazione intollerabile se si pensa che stiamo parlando di «esseri umani e non di bambolotti», come fa notare un genitore, particolarmente arrabbiato, che ha scritto alla nostra redazione.
Urge un provvedimento serio da parte degli organi preposti (Comune e Provincia, rispettivamente per le specifiche competenze in materia di manutenzione degli edifici scolastici), affinché possano evitarsi in futuro situazioni simili.
Vorrei proprio vedere se il sign sindaco e tutta la sua giunta erano anche loro al freddo nelle loro postazioni sempre se ci sono andati