Cronaca

Aria inquinata ad Andria, due giorni consecutivi oltre il limite in via Vaccina

Lucia M. M. Olivieri
Sforamenti nella rilevazione del PM2.5 il 21 e 22 marzo, ma anche altri dati sono allarmanti. Servono correttivi e un piano di mobilità sostenibile, come auspicato da molti
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Lo gridano a gran voce da tempo le associazioni, i cittadini, anche noi dalle pagine della nostra testata: ad Andria c'è bisogno di un piano serio, ragionato, urgente di mobilità che punti a ridurre l'utilizzo delle auto.

Questa considerazione nasce spontanea dall'analisi dei dati rilevati dalla centralina dell'Arpa Puglia in via Vaccina degli ultimi giorni: infatti consecutivamente il 21 e 22 marzo si sono verificati due sforamenti dei valori massimi dell'inquinante PM2.5 (insieme di sostanze solide e liquide con diametro inferiore a 2.5 micron). Anche per un altro inquinante, il PM10 (insieme di sostanze solide e liquide con diametro inferiore a 10 micron), la situazione non è molto più rosea: il grafico dell'Arpa riporta infatti valori al limite con il consentito. Queste sostanze derivano da processi industriali, processi di combustione, emissioni di autoveicoli, fenomeni naturali: non trattandosi di zona industriale, pare evidente, anche agli occhi dei profani, che la situazione stia peggiorando con la chiusura di via Bisceglie e il conseguente aumento a dismisura del traffico in ingresso ad Andria sulla direttrice di via Trani.

Tutto ciò ha naturalmente conseguenze molto gravi sulla nostra salute: sono ormai dati acquisiti dalla comunità scientifica quelli che mettono in relazione lo smog e l'aumento di tumori, in particolare quelli delle vie respiratorie (polmoni in primis). Tanto per dare qualche numero, uno studio pubblicato sul "Lancet Oncology" a cui hanno collaborato studiosi dell'Istituto nazionale tumori (Int) di Milano, ha mostrato che, per ogni incremento di 10 microgrammi di PM10 per metro cubo nell’aria, il rischio di tumore al polmone aumenta del 22% circa.

Abbiamo parlato di via Vaccina, ma quest'analisi potrebbe essere applicata a tante zone di Andria: citiamo, giusto per fare qualche esempio, il tratto da piazza Ruggero VII a via Giovanni Bovio, soprattutto nelle ore pomeridiane e serali, via Puccini e via Verdi in direzione del centro città e così via.

Rinnoviamo l'invito, ripetuto spesso anche dall'associazione Onda d'urto, a spegnere i motori in caso di lunghe soste in fila e, in generale, a preferire mezzi "green", tra cui la bicicletta e, ancora meglio, una sana passeggiata a piedi: «Per quanto ci riguarda – si legge sulla pagina Facebook della Onlus – ci sono tutti i presupposti affinché l'amministrazione comunale inizi seriamente a pensare ad un Piano del Traffico con al centro una mobilità sostenibile degna di una città europea del 2017. 

Nel frattempo rinnoviamo il nostro invito: andate a piedi e se siete incolonnati nel traffico spegnete i motori». 

All'Amministrazione comunale, dunque, il ruolo di tentare (almeno) di risolvere il problema del congestionamento del traffico, ultimamente davvero terribile, nella zona di via Vaccina, aggravato anche dalla presenza degli autobus sostitutivi dopo la tragedia del 12 luglio.

sabato 25 Marzo 2017

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