Uomini della polizia di Stato del commissariato di Andria hanno arrestato negli scorsi giorni un 35enne rumeno incensurato, colto in flagranza di reato, per maltrattamenti in famiglia, danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità.
In particolare, dopo una segnalazione al 113, una volante è intervenuta nei pressi del centro storico dove l'uomo stava danneggiando un portone per entrare all'interno di un'abitazione privata. Una volta giunti sul posto, gli agenti hanno accertato la presenza dell'uomo come indicato nella telefonata, il quale, in preda a un raptus di violenza, dopo aver mandato in frantumi il vetro del portone, stava cercando di scardinarne la serratura, lanciando contemporaneamente invettive e minacce di morte nei confronti della moglie, che si era rifugiata nell'abitazione insieme ai due figli di 8 e 11 anni per sfuggire alla furia del suo aggressore.
L'uomo, nonostante fosse stato immediatamente bloccato dagli agenti, ha continuato nell'intento per raggiungere la moglie, verso la quale sono stati indirizzati epiteti di varia natura e palesi minacce. Dall'indagine condotta, è emerso uno scenario di maltrattamenti condotti da molto tempo ai danni della intera famiglia. Considerate queste premesse le minacce di morte dell'uomo anche alla presenza degli agenti, lo stesso è stato tratto in arresto e condotto presso il carcere di Trani a disposizione dell'autorità giudiziaria.
E buttate la chiave in mare cazzo!!