Cronaca

Affetti da problemi psichici e di alcool inveiscono contro i passanti

Sabino Liso
Sabino Liso
Lei si denuda in piazza mentre lui attacca brighe con chiunque gli capiti. Una storia triste, ma anche un grido di aiuto rimasto inascoltato
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Giornata movimentata ieri, soprattutto nel pomeriggio, quando sia la Polizia Municipale che una volante della Polizia di Stato sono intervenuti per cercare di porre pace a due situazioni che stavano degenerando e rischiavano di mettere in serio pericolo l’incolumità pubblica e personale di coloro che si sono resi protagonisti degli episodi, non per la prima volta purtroppo.

Stiamo parlando di due noti personaggi con problemi psichici e di alcool che vivono ai margini: una donna moldava 40enne ed un giovane 28enne. I due spesso sono protagonisti di diverbi e alterchi piuttosto animati nel centro storico. Nella giornata di ieri, l’ennesimo: la donna si è denudata nei pressi di piazza Imbriani, mentre l’uomo ha cominciato a inveire contro i passanti e a minacciare chiunque provasse ad avvicinarsi. Episodi di normale “follia”: solo giovedì scorso, i due sono stati sorpresi nel cuore della notte, ubriachi, a fare sesso nei pressi della chiesa Cattedrale, completamente nudi.

Entrambe le persone hanno ricevuto provvedimenti di trattamento sanitario obbligatorio e puntualmente poi risultano cani sciolti senza casa e senza padrone.

Una storia triste che è anche, allo stato attuale, una piccola sconfitta per l’intero territorio. Già, il territorio con la sua rete di servizi psico-sociali che non riesce a trovare una adeguata soluzione per i due soggetti e porre fine a queste quotidiane scenate che, si spera, non degenerino in qualche tragedia. Anche in questo caso, non vorremmo poi affermare: “noi della redazione di Andrialive lo avevamo detto!”

La grave condizione personale, ormai degenerata, del giovane 28enne ci dimostra che i Servizi Territoriali competenti in rete, con le diverse realtà valide del terzo settore, ad oggi risultano essere solo palliativi e inefficienti di fronte al forte disagio psico-patologico di cui è affetto. L’uomo diverse volte si è allontanato spontaneamente dall’alloggio notturno in cui è stato ospite, mettendo a repentaglio l’incolumità propria e quella degli altri: diverse sono le aggressioni fisiche da lui perpetrate ai danni di semplici passanti, come anche diverse sono quelle che ha ricevuto.

Dopo la segnalazione di febbraio 2017 da parte della struttura che ospitava il giovane, a marzo un’altra segnalazione agli stessi destinatari: servizi territoriali, Comune di Andria e Forze dell’Ordine. Ripetute e costanti le aggressioni fisiche e verbali; segnalazioni anche notturne di gente che sottolineava la pericolosità sociale. Arriviamo ai primi di giugno, quando dalla casa di accoglienza parte l’ennesima segnalazione a Sindaco, assessore ai servizi sociali, direttore generale dell’Asl, direttore del Serd, Polizia di Stato e Polizia Locale. Il contenuto della segnalazione è sempre lo stesso: aggressioni verbali e fisiche di cui l’uomo si rende protagonista. Una ennesima segnalazione che, ad oggi, resta solo voce su carta, senza risposta e che meriterebbe una seria riflessione: la tutela della dignità di ogni persona è la norma universale e suprema per edificare l’umana società. L’indifferenza è la malattia che degenera la specie umana e mette a rischio la vita altrui…

Si ravvisa pertanto la necessità di una celere presa in carico dei due soggetti che restano un serio pericolo per l’incolumità pubblica e per la loro.

Evidentemente nessuno vuole prendersi la responsabilità di dichiarare l’incapacità di intendere e di volere da parte dei due che hanno serio bisogno di una struttura protetta, h24, piuttosto che di uno scaricabarile collettivo che li vuole, ancora oggi, fenomeno da baraccone!

martedì 20 Giugno 2017

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