Sarà l’autopsia ad accertare se le tre vittime
dell’incidente avvenuto domenica scorsa sulla statale 16 in zona Boccadoro siano
morte a causa dell’impatto violento dell’auto contro il guardrail, del rogo che
ha distrutto il veicolo o dell’intossicazione provocata dalle fiamme.
L’esame
viene eseguito, in queste ore, nel Policlinico di Bari dal medico legale
Antonio De Donno, al quale la pm Mirella
Contincelli ha conferito questa mattina l’incarico. Antonio Montrone (57 anni, di origini andriesi),
Angela Maddalena (54) e Svitlana Kovalova (57 anni, di origine ucraina), tutti
residenti a Bisceglie, viaggiavano in direzione Sud quando la loro Toota Aygo è
stata tamponata violentemente da una Fiat Stilo guidata dal 22enne Alensio
Serjani (genitori albanesi, ma nato e residente a Barletta) che era ubriaco.
Subito dopo l’impatto la Toyota è finita contro il guardrail e ha preso subito
fuoco. Il 118 e i vigili del fuoco non hanno potuto fare nulla per salvarli. Il
22enne, che era in auto con un amico, al momento dell’arrivo dei soccorsi non c’era.
Poi si è fatto trovare e portare in ospedale, dove è piantonato da domenica in
stato di arresto.
Oggi, proprio nell’ospedale Dimiccoli, si è tenuta l’udienza
di convalida davanti al gip Francesco Messina, che dovrà decidere anche
sull’applicazione della misura cautelare. La sua decisione si conoscerà nelle
prossime ore. Ci vorranno 90 giorni, invece, per conoscere gli esiti
dell’autopsia; mentre nei prossimi il pm, che coordina le indagini della
Polstrada di Bari, conferirà anche l’incarico a un perito per verificare le
cause del rogo che ha distrutto la Toyota, intrappolando le tre vittime.