I dettagli

Rapina al negozio in via Puccini: i dettagli dell’operazione congiunta tra Carabinieri e Polizia

La Redazione
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Il video della rapina al negozio di casalinghi in via Puccini
Sotto minaccia, armati di pistola, si erano fatti consegnare circa 500 euro dal titolare ed erano fuggiti a bordo di un'auto risultata rubata. Si erano nascosti poi tra le lamiere di un cantiere edile alla periferia
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Rapina a mano armata in via Puccini, catturati i due malviventi dopo rocambolesco inseguimento – i dettagli dell’operazione congiunta tra Carabinieri e Polizia di Stato.

Erano armati di una pistola Kayman, con matricola abrasa, trovata con colpo in canna e altri cinque proiettili nel caricatore, travisati con passamontagna e muniti di guanti per rendersi irriconoscibili, per di più, viaggiavano su una Fiat Panda provento di furto, perpetrato in Altamura il giorno stesso.

Così l’altra sera, durante i festeggiamenti di “San Riccardo”, due albanesi, entrambi di 22 anni e residenti ad Altamura, M.E. e K.H., erano arrivati ad Andria per portare a segno il “colpo perfetto”: mentre uno era rimasto in macchina a fare da palo, l’altro penetrava all’interno di un negozio di casalinghi in via Puccini e, esibendo una pistola al commesso, si faceva consegnare l’incasso giornaliero, ammontante a circa 500 euro. Poi la fuga su via Puccini e, immediatamente, le ricerche diramate e coordinate dagli uomini della Compagnia CC e del Commissariato di P.S. di Andria; in supporto giungeva anche una pattuglia della vigilanza privata.

La fitta rete di pattuglie delle Forze dell’Ordine ha consentito di intercettare i malviventi in via Fleming dove, dopo aver abbandonato la macchina ed essersi disfatti dell’arma da fuoco, sono stati “scovati” dai carabinieri e dai poliziotti, rintanati tra le lamiere ed i muretti di un cantiere edile.

I due malviventi, risultati incensurati, sono stati quindi tratti in arresto con la pesante accusa di rapina aggravata, detenzione di arma clandestina e ricettazione, ed associati alla Casa Circondariale di Trani a disposizione della Procura della Repubblica.

A stringere le manette ai polsi, innanzitutto, è stata la perfetta sinergia tra le Forze di polizia del Comune federiciano. Ora sono in corso ulteriori indagini per accertare il coinvolgimento della coppia di rapinatori in altri episodi delittuosi. L’arma, invece, che per fortuna non ha esploso colpi durante le concitate fasi della vicenda, verrà sottoposta ad esami balistici di laboratorio.

lunedì 18 Settembre 2017

(modifica il 3 Agosto 2022, 20:24)

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