Cronaca

Turisti in Puglia: «Andria e Castel del Monte invase da rifiuti, i turisti bocciano “l’accoglienza”»

La Redazione
«Carte, cartacce, lattine, bottiglie di vetro, numerosissimi sacchetti di rifiuti con odore nauseabondo posizionati agli angoli di case e attività commerciali e in prossimità di chiese e monumenti»
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Sono state protocollate in data di ieri le segnalazioni da parte del Tour Operator incoming Turisti in Puglia relative all’incuria e al degrado del centro storico di Andria.

«Il nostro tour operator opera da oltre 10 anni su tutto il territorio pugliese attraverso la vendita di pacchetti turistici in Puglia rivolta a turisti italiani e stranieri. Negli ultimi anni abbiamo cercato di dirottare con i nostri itinerari numerosi turisti ad Andria, dal momento che la nostra azienda ha sede legale nella città federiciana. Abbiamo puntato sulle eccellenze enogastronomiche locali quali la burrata, il confetto, l’olio extravergine d’oliva, il vino ed abbiamo concentrato i nostri sforzi e i nostri investimenti affinchè anche la nostra città potesse beneficiare dell’indotto economico turistico.

Ad aprile del 2017 abbiamo finalmente costituito, grazie all’intesa con altri imprenditori locali, la prima rete d’impresa ad Andria che è già al lavoro per intercettare finanziamenti europei volti alla realizzazione di progetti in co-marketing di promozione turistica e territoriale.

Nel mese di agosto 2017, il nostro Tour Operator con il progetto #InsidePuglia è stato tra i 44 vincitori del Bando” InPuglia 365” promosso dalla Regione Puglia che ha come obiettivo la valorizzazione dell’entroterra pugliese. Per nostra volontà abbiamo in questo progetto reso la città di Andria e il suo agro, protagonista di numerosi eventi tra cui lo spettacolo teatrale “Federico e il sogno della conoscenza” e la visita guidata “Le vie federiciane”, svolti entrambi domenica 16 e domenica 23 settembre nel centro storico di Andria.

Le iniziative hanno suscitato grande entusiasmo nel pubblico e hanno visto la partecipazione di numerosi turisti e visitatori venuti da fuori che però non hanno potuto fare a meno di commentare, nei modelli di customer satisfaction, il degrado e la totale incuria della zona storica della città. Carte, cartacce, lattine, bottiglie di vetro, numerosissimi sacchetti di rifiuti con odore nauseabondo posizionati agli angoli di case e attività commerciali e in prossimità di chiese e monumenti nonostante fosse domenica. Per non parlare delle deiezioni canine liquide e solide che si trovano puntualmente nei vicoli più caratteristici della città.

E anche il più noto Castel del Monte con i suoi oltre 300mila visitatori all’anno, non brilla per accoglienza e senso civico. Le strade di campagna che portano verso il castello sono piene di rifiuti, il servizio navetta che gestisce l’ASA per il tratto parcheggi – castel del monte non è sempre efficiente, non vi sono dei banali paletti di gestione delle code né è stabilito un punto di fermata fisso per il carico e lo scarico dei passeggeri. Così i turisti (per lo più over 65 anni) sono costretti a litigare e a fare a gara per salire prima sulla navetta. Molti vi rinunciano e decidono di percorrere a piedi sulla strada provinciale il tragitto verso i parcheggi. Tutto ciò avviene con il sole, con il vento o con la pioggia senza che vi siano delle aree di sosta dove potersi riparare. Le navette inoltre sono insufficienti per gestire, in giornate particolarmente piene, i numerosi gruppi che arrivano da aprile ad ottobre. In alcuni orari vi è solo una a disposizione mettendo in difficoltà gli autisti.

Chiediamo alle istituzioni e agli enti preposti al decoro urbano di intervenire urgentemente con punizioni esemplari per stanare gli incivili e di migliorare i servizi di accoglienza al Castel del Monte. Chiediamo inoltre alle associazioni cittadine che si occupano di tutela ambientale, di promuovere iniziative di educazione ambientale, conservazione delle risorse, educazione civica e culturale.

Ci auguriamo che qualcosa possa avvenire nei prossimi mesi, diversamente saremo costrette a dirottare i nostri 50.000 clienti annui verso mete turistiche pugliesi più organizzate all’accoglienza».

martedì 26 Settembre 2017

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 "salvatore di gennaro"
"salvatore di gennaro"
6 anni fa

C'è, in tutto ciò, una buona notizia: qualche turista viene ancora. Il sud è fatto così, purtroppo. Ma la semplice constatazione non serve ad alcunchè, se non viene poi seguita dall'analisi sul perchè il sud “sia così” e sul come porvi rimedio. Forse perchè io, pur figlio di pugliesi, sono nato e vissuto altrove, ritengo fermamente che affidare tale disamina e tale impegno di reazione ad un meridionale non serva, data la pesante atmosfera di rassegnazione e di assuefazione a tutto ciò che è negativo che circonda chi è nato qui. Ragazzi compresi, ormai ancor più bravi, nell'inerzia, dei loro genitori e dei loro nonni.