Cronaca

Situazione finanziaria critica al Comune di Andria, lo sfogo della dirigente del settore Finanze

La Redazione
La dirigente Valentina Guglielmo traccia una foto dell'attuale situazione finanziaria dell'Ente e racconta un episodio di minaccia ricevuta da un creditore
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Con una lettera inviata al Sindaco Giorgino, al segretario Generale Giuseppe Borgia, al Presidente del Collegio dei Revisiori dei Conti dott. Francesco Chiello e al presidente del Consiglio, avv.to Laura Di Pilato (quest’ultima per competenza ha ritenuto opportuno girarla a tutti i consiglieri comunali), la dirigente del settore finanziario, la dott.ssa Valentina Guglielmo, rimarca ancora una volta la triste situazione finanziaria in cui versa l’Ente: «Già in data 21.06.2017 segnalavo la necessità, urgente e non differibile, di rimodulazione della spesa (meno 25-30 % sullo stanziamento) già nel corrente anno. Segnalavo altresì che, prospetticamente al 31.12.2017, il trend incassi/pagamenti in atto poteva risultare non sufficiente a far fronte al pagamento delle spese correnti sul finire dell’anno. La critica situazione finanziaria dell’Ente, acuitasi nei mesi anche a causa della mancata considerazione verificatasi in ordine alle citate ripetute segnalazioni, ha portato alla data odierna, ad una ridottissima disponibilità della pur rilevante anticipazione di tesoreria richiesta ed accordata nonché ad un pareggio di bilancio al momento negativo. Premesso che il citato monitoraggio negativo impone l’adozione di misure idonee ad evitare simile risultato al 31.12.2017, lo scrivente dirigente, così come anticipato nella nota del 30.10.2017, in assenza di nuovi accertamenti in entrata, è obbligato a porre freno, già dalla data odierna, ad ogni e qualunque impegno di spesa, salvo espressa diversa indicazione ed atto di indirizzo con atto deliberativo dell’organo di governo. Inoltre, le somme necessarie al pagamento degli stipendi ai dipendenti dell’ente (quantificabili in ca. 3,4 ml/euro relativamente ai mesi di novembre e dicembre), al fondo incentivante personale comparto 2015 (delibera GC 165/2017), al costo dei servizi sociali (inclusioni mensili e scuole paritarie) oltre alle spese correnti urgenti ed indifferibili per la tutela dell’igiene e la salute pubblica, per un totale prossimo, stimato in difetto, di ca. 5,0 ml/euro a tutto il 31.12.2017, portano ad azzerare la residua parte oggi disponibile dell’anticipazione di tesoreria con l’impossibilità per l’ente di aprire l’anno 2018 con le risorse necessarie ad accantonare le somme obbligatorie per mutui in scadenza nel primo semestre (oltre 4,0 ml/euro) oltre al verificarsi del mancato rispetto del parametro deficitario n.9 (esistenza al 31 dicembre di anticipazioni di tesoreria non rimborsate superiori al 5 % rispetto alle entrate correnti), già negativo negli ultimi 3 rendiconti approvati».

Al fine di fare definitivamente assoluta chiarezza sulla situazione debitoria dell’ente, la dirigente sottolinea che quella effettiva sicuramente è ben maggiore rispetto a quella che quotidianamente e/o settimanalmente viene monitorata dall’organo di governo all’ufficio che quantifica solo ed esclusivamente la debitoria già oggetto di liquidazione e non tiene conto della più ampia debitoria data anche dalle tantissime fatture, ma non solo, ancora in attesa di impegno e/o liquidazione anche in giacenza sul sistema Sicra.« Risulta non ancora superfluo – conclude la Guglielmo – rimarcare la già più volte annunciata, anch’essa vana, purtroppo, necessità di potenziare il servizio Tributi con risorse umane qualificate e/o qualificabili e dotazioni hardware e software appropriate».

A margine della missiva, la dirigente Guglielmo segnala il seguente episodio: «Nella tarda serata del 9.11.2017 intorno alle ore 17.15 nel proprio ufficio da un cittadino andriese che, con modi e toni inappropriati ed inusuali, inveiva contro di me sollecitando con insistenza della liquidazione ed il pagamento della rata di contributo alla parrocchia San Riccardo, augurandomi di essere colpita da tumore nel caso in cui non avessi provveduto nei modi e termini richiesti. Quasi d’impulso adottavo la liquidazione nella paura e profondo turbamento per quanto accaduto, turbamento protrattosi per tutta la serata e la notte con ovvie ripercussioni personali».

Un episodio, quest’ultimo, che immaginiamo avrà ulteriori echi sia sull’Ente nei confronti dei tanti creditori che si sarebbero visto “scavalcare” nell’ordine di pagamento che da parte dei referenti della parrocchia San Riccardo, nel quartiere San Valentino, i quali, ci si auspica, vorranno fare chiarezza sull’episodio.

venerdì 17 Novembre 2017

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Pietro cotugno
Pietro cotugno
6 anni fa

Forza fidelis