Cronaca

Mattoni sconnessi e serio pericolo di cadute per i cittadini

La Redazione
Ancora due segnalazioni di incidenti avvenuti su C.so Cavour
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Poteva finire peggio per la donna che ieri mattina, quando erano circa le 13.00, mentre percorreva Corso Cavour – all’altezza con via Cittadella – è caduta in un tratto di marciapiede che, come si evince dalla foto, è senza mattone e si presenta sconnesso.

Alcuni passanti sono corsi in aiuto della signora. Stessa scena e nuova segnalazione, la settimana scorsa, sulla stessa via, nei pressi del locale nosocomio. Ancora una donna che inciampa cadendo rovinosamente a terra e facendosi seriamente male. La stessa ha dovuto ricorrere alle cure mediche del locale nosocomio. A queste si aggiungono tante altre segnalazioni che riaccendono i riflettori sul tema, da noi diverse volte dibattuto, della cattiva manutenzione delle strade cittadine e dei marciapiedi soprattutto.

Le ultime vittime, in ordine temporale, della sciatteria con cui vengono tenuti i marciapiedi probabilmente dovranno curare i danni fisici derivanti dalla caduta e, contestualmente, chiedere un risarcimento danni al Comune di Andria, anche se non è detto che quest’ultimo glielo conceda. Il perché sta nella casistica: andrà valutata nel dettaglio la dinamica degli eventi per poter imputare la responsabilità del fatto al Comune di Andria. In taluni casi, è bene ricordare che, laddove la sconnessione dei marciapiedi è dipesa dalle radici degli alberi che a volte causano veri e propri dossi, il risarcimento al malcapitato è stato negato. Non è questo il caso specifico, ma è cosa buona ricordare ai nostri lettori che, benché sia facile pensare che queste imperfezioni risultino insidiose per il comune cittadino, in quanto spesso poco visibili, per la legge tuttavia non è così!

In linea di principio – riportiamo quanto già tempo fa da noi esplicitato – la legge stabilisce che la Pubblica Amministrazione è tenuta a far sì che la strada non presenti per i cittadini una situazione di pericolo occulto rappresentata dal carattere obbiettivo della non visibilità del pericolo e da quello soggettivo della sua non prevedibilità, secondo i parametri della normale diligenza (Cass. 15383 del 6.7.06, Cass. 16179 del 21.12.01).

Ciò nonostante l’orientamento dei giudici in molti casi è stato quello di escludere la responsabilità del Comune considerando tali eventi attribuibili a casi fortuiti o, ancor più precisamente, rilevando un comportamento negligente del sinistrato. Al cittadino pertanto spetta il compito di prestare una normale attenzione che consenta di rilevare eventuali dossi o sconnessioni sul marciapiedi causate dalle radici degli alberi (sono un esempio i dossi e i mattoni sconnessi di C.so Cavour/angolo via Duca Degli Abruzzi); casi in Italia in cui la responsabilità del Comune è stata esclusa anche quando la vittima di una caduta è stata una persona anziana che, a detta della legge, dovrebbe prestare maggior attenzione.

Attenzione alta soprattutto nelle ore serali, quando la illuminazione compromette ulteriormente la visibilità del tratto di strada che si percorre a piedi.

L’orientamento giuridico, in questo caso, ci permettiamo di dire, ci sembra paradossale se si considera che si discolpa la Pubblica Amministrazione che ha comunque il dovere e il potere di intervenire per garantire una precisa e puntuale manutenzione delle strade e dei marciapiedi, soprattutto nei tratti più insidiosi per i pedoni.

sabato 19 Maggio 2018

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