Disagi su disagi, quelli che sono costretti a patire i residenti nelle campagne andriesi, in particolare riguardo all’annosa questione dei rifiuti di ogni tipo, anche pericolosi come l’eternit, e dei bidoni che spariscono. Questa volta la lettera alla redazione è relativa a contrada Abbondanza, zona martoriata da tante problematiche di carattere ambientale.
«Non sono nuova a denunciare problemi e disagi connessi alla “munnezza” per chi, come me, vive in campagna.
Dapprima lamentavo il fatto che, benché mi preoccupassi di differenziare, arrivata al luogo di conferimento, constatavo l’assoluta inutilità dell’impegno, visto che i bidoni contenevano rifiuti di ogni genere e senza alcuna distinzione.
Successivamente avevo denunciato la presenza di lastre di eternit per le quali, nonostante le ripetute segnalazioni e richieste di intervento, sono trascorsi quasi 3 anni prima che venissero rimosse!
A seguire, segnalavo la “sparizione” improvvisa dei bidoni fuori dal mio cancello che, incendiati per mano di incivili ignoti, non sono stati più ripristinati…
Da allora è iniziata la “saga del sacchetto”: un lungo peregrinare per le campagne, alla ricerca di un bidone che potesse “accogliere” i miei rifiuti, con tanto di arrabbiatura puntuale dei residenti del viale, ai quali mi è toccato spiegare ogni volta il motivo per cui andassi lí a buttare le mie immondizie (manco fossi una “delinquente”). Poi, dopo un breve periodo, anche quei bidoni venivano puntualmente rimossi, a seguito di richiesta di quegli stessi proprietari.
E oggi l’ennesimo episodio….
Sicché mi è toccato girare per altri viali alla ricerca disperata di un altro bidone, con la “paura di essere scoperta” da qualche altro residente arrabbiato.
Ora, a parte il fastidioso disagio che credo sia facile immaginare, c’è anche la beffa di vedersi addebitate tasse esagerate (nell’ordine di oltre 400 €), per un servizio praticamente inesistente!
La cosa più sconfortante è che, gli addetti al settore a cui ho rivolto le mie lamentele chiedendo una tempestiva risoluzione del problema, continuano a dirmi che “devo trovare un altro viale dove ci siano i bidoni”
Sono ESAUSTA!».
Condividiamo la denuncia di questa signora, che ha diritto, come qualsiasi altro nostro concittadino, a usufruire di un servizio efficiente e curato per la raccolta dei rifiuti, a fronte di esosi pagamenti di tasse.
Penso che la signora abbia pienamente ragione, visto che paga per un servizio che non ha, e che la raccolta dei rifiuti debba essere profondamente rivista e resa “proporzionale” all'utilizzo effettivo del servizio stesso: chi butta 1kg deve pagare per 1kg e chi invece ne butta 20kg dve pagare per 20 kg. Come fare? Chiedete ai comuni pugliesi (e non) che l'hanno attuata ed otterrete una risposta.P.S.: nell'immediato sarebbe giusto che chi gestisce la raccolta differenziata si attivi per la sostituzione immediata dei cassonetti incendiati IMHO.