Cultura

“La bambina e il sognatore”, l’ultima opera di Dacia Maraini

Vincenza Rendine
Gli studenti dell'istituto Colasanto avranno la possibilità di confrontarsi con l'autrice del romanzo
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Presso l’auditorium dell’'Istituto I.I.S.S. "G. Colasanto" di Andria, questa mattina ci sarà la presentazione dell’opera letteraria di Dacia Maraini. L’ultimo romanzo della scrittrice, poetessa e sceneggiatrice toscana si intitola “La bambina e il sognatore”.

Dunque, un’occasione prestigiosa per tutti gli studenti che avranno la possibilità di confrontarsi con la donna che, più volte, è stata favorita tra gli scrittori italiani al premio Nobel per la Letteratura.

E, proprio a pochi giorni dalla giornata internazionale della violenza contro le donne, il romanzo “La bambina e il sognatore”, edito Rizzoli, rappresenta la grande opportunità per gli studenti del Colasanto di conoscere e parlare con la scrittrice.

Il romanzo è uno di quegli scritti, o meglio, è una matassa intessuta da un intricato groviglio di temi, che inevitabilmente ci induce ad affrontarli, quali: l’amore smisurato di un padre, la ricerca che implica la scoperta, la violenza, la solitudine, il finto perbenismo.

Nell’opera, il maestro di quarta elementare Nani Sapienza, è un maestro fuori dal comune, non ama la rigidità delle regole scolastiche e, spesso, si scontra col preside dell’Istituto per il suo modo di fare e di comportarsi con gli alunni. Ama rendere partecipi di storie e fiabe avvincenti, ma anche dell’orrore del mondo tutti i ragazzi. Dopo la morte di sua figlia, scomparsa precocemente a causa di una malattia, abbandonato dalla moglie che non ha retto al dolore, riversa il proprio amore sui suoi alunni. Una notte però, in sogno gli apparirà un volto di una bambina che, per una strana coincidenza del destino, la mattina vedrà su una pagina del giornale perché scomparsa. Da qui inizierà una ricerca, il cui unico obiettivo sarà quello di portare la bambina a casa; molte saranno le difficoltà che dovrà affrontare perché, questo lungo cammino, sarà un percorso per ritrovare se stesso.

Ci sono sogni capaci di metterci a nudo. Sono schegge impazzite, che ci svelano una realtà a cui è impossibile sottrarsi. Lo capisce appena apre gli occhi, il maestro Nani Sapienza: la bambina che lo ha visitato nel sonno non gli è apparsa per caso. Camminava nella nebbia con un’andatura da papera, come la sua Martina. Poi si è girata a mostrargli il viso ed è svanita, un cappottino rosso inghiottito da un vortice di uccelli bianchi. Ma non era, ne è certo, sua figlia, portata via anni prima da una malattia crudele e oggi ferita ancora viva sulla sua pelle di padre. E quando quella mattina la radio annuncia la scomparsa della piccola Lucia, uscita di casa con un cappotto rosso e mai più rientrata, Nani si convince di aver visto in sogno proprio lei. Le coincidenze non esistono, e in un attimo si fanno prova, indizio. È così che Nani contagia l’intera cittadina di S., immobile provincia italiana, con la sua ossessione per Lucia. E per primi i suoi alunni, una quarta elementare mai sazia dei racconti meravigliosi del maestro: è con la seduzione delle storie, motore del suo insegnamento, che accende la fantasia dei ragazzi e li porta a ragionare come e meglio dei grandi. Perché Nani sa essere insieme maestro e padre, e la ricerca di Lucia diventa presto una ricerca di sé, che lo costringerà a ridisegnare i confini di un passato incapace di lasciarsi dimenticare”.

sabato 3 Dicembre 2016

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