Il bonus cultura è un’iniziativa a cura del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e della Presidenza del Consiglio dei Ministri dedicato a promuovere la cultura. Il programma è destinato a chi ha compiuto 18 anni nel 2016 (esteso anche ai nati nel ’99) e permette loro di ottenere 500 € da spendere in cinema, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza.
Ma come lo hanno utilizzato i giovani cittadini andriesi? Sono stati soddisfatti?
La maggior parte ha investito il bonus nell’acquisto di cd e biglietti per i concerti, altri ne hanno approfittato per comprare romanzi e libri di poesie che speravano da tempo di aggiungere alla loro biblioteca personale, altri ancora, i più previdenti, hanno puntato sull’acquisto di Alphatest, utili alla preparazione ai test di ingresso per accedere ai corsi di laurea a numero programmato.
Ma, nel complesso, non vi è stato un incremento, potremmo dire, di “consumo di cultura”, nel senso che, riprendendo le parole di Giole Anni, il segretario nazionale del movimento studenti di Azione cattolica, «chi non comprava libri continua a non acquistarne, chi non andava al cinema e a teatro continua a non andare». Un’amara considerazione che ci invita a riflettere su come non bastino 500 euro piovuti dal cielo a promuovere la cultura, ma è necessaria un’educazione alla cultura, serve, cioè, insegnare agli adulti e poi ai ragazzi il piacere e la bellezza di imparare e di formarsi. Uno dei ragazzi molto schiettamente ci ha detto: «Ho regalato parte del mio bonus a mia sorella, una lettrice seriale, a lei sì che 500 euro fanno comodo! Io ho comprato un paio di biglietti per i concerti, a febbraio sono stato a quello di Ligabue!», ci dice tutto entusiasta. Un’altra ragazza, invece: «Per me è stata una bella iniziativa, è bello avere tutto per me un gruzzoletto di soldi da spendere nelle cose che adoro! Certo, se qui ad Andria fosse presente un vero teatro, con una vera stagione teatrale, allora sì che sarebbe stato bellissimo! Io vado spesso a Barletta, ma è sempre un problema chiedere ai genitori da farsi accompagnare! Comunque ne ho approfittato per andare al cinema, almeno un film alla settimana!».
Insomma, il panorama è variegato! Ma, tra chi non ne vuol sapere proprio niente e, se non ha mai letto un libro o non è mai andato al cinema, continuerà a non farlo, e chi, invece, addirittura avverte i limiti dell’offerta culturale della nostra città, nel mezzo ci sono “i grandi”, gli adulti che di questi ragazzi sono responsabili. Soprattutto hanno il dovere di preparare per loro un mondo ricco di possibilità, educandoli, però, innanzitutto alla bellezza di scoprire questi infiniti mondi che li attendono. Altrimenti, il rischio che si corre è che i nostri giovani, pur avendo dinanzi a loro innumerevoli opportunità, non saranno in grado di coglierle, se non hanno gli strumenti per comprenderne appieno il valore. Maria Montessori diceva: «Seminate nei bambini buone idee, perché anche se oggi non le comprendono, un giorno si preoccuperanno di farle fiorire!»