Ecco un’occasione da prendere al volo per approfondire insieme "Un'altra Storia", vale a dire l'Unità d'Italia vista dalla parte dei "Briganti", attraverso un’analisi critica del nostro Risorgimento. Tanto più in una contingenza temporale in cui sempre più forte è nel Paese il dibattito sul tema dell’annessione “coatta” del Regno delle Due Sicilie. D’altro canto, il recente provvedimento del Consiglio Comunale di Napoli – di procedere all’unanimità alla rimozione di ogni segno tangibile del “criminale di guerra” generale Cialdini – ha provocato a cascata, a Napoli, a Palermo, a Reggio Calabria ed in numerose città del Meridione d'Italia, un processo di progressiva revisione della toponomastica introdotta a suo tempo in onore di Casa Savoia e dei feroci colonizzatori piemontesi. Un processo legittimo e coraggioso che apre uno spiraglio sempre più ampio per una revisione storica serena, ma puntuale e doverosa, sulla conclamata Unificazione del nostro Paese. Per far comprendere una volta per tutte alle nuove generazioni come accadde che gli Italiani del Sud divennero "Meridionali", "Terroni" o, peggio ancora, Briganti. E per far luce sulle versioni spudoratamente false e di parte che hanno infarcito i libri di Storia ancora oggi proposti dalla Scuola italiana.
Per approfondire la questione interverranno Pino Aprile, autore del best seller “Carnefici”, storia di un genocidio ai danni del Popolo Meridionale; Monica Lippolis, coautrice de “L’altra Storia”, analisi critica del Risorgimento Italiano, nuovo sussidiario per la scuola italiana, a cura dell’Associazione Nazionale Briganti; Nino Marmo, consigliere regionale, giornalista e cultore di storia locale. I lavori saranno aperti dal sindaco di Andria, Nicola Giorgino e dal presidente della Banca di Andria, Paolo Porziotta.
Appuntamento fissato per venerdi 31 marzo, alle ore 19.30, presso la Sala “P. Attimonelli” Hotel dei Pini in Corso Cavour.