Si è concluso ieri il percorso quaresimale a cui hanno partecipato molti giovani e giovanissimi della diocesi di Andria, i quali hanno incontrato il vescovo Luigi Mansi che ha posto loro una domanda semplice e diretta: «Ma voi vorreste essere felici?». Lo spunto è partito dalla poesia di Leopardi “Infinito”, su cui si è riflettuto: ognuno porta con sé, nel proprio cuore questa voglia di infinito, che non è altro che sete di amore per la vita. Questo desiderio porta ciascuno ad uscire da sé e a mettersi alla ricerca di quel qualcosa che ci faccia sentire bene, sentire vivi, sentire felici. Ma cosa ci rende davvero felici? Il vescovo Luigi si è soffermato spesso su questo, spiegando come la felicità non si possa limitare certo a una sbronza o a una serata con gli amici, ma serva qualcosa in più, e questo è il seguire l’esempio di Gesù: «Gesù ci aiuta a trovare la verità di noi stessi. Siamo fatti per l’infinito, non ci si deve mai accontentare, mai sciuparsi, occorre puntare in alto!». E tutto ciò, questo mettersi in cammino, richiede anche l’umiltà di aver bisogno dell’altro, non si può certo pensare di poter raggiungere la Felicità da soli, ci si deve aprire all’altro. «Nel mondo delle relazioni 2 più 2 non fa 4». “Fianco a fianco siamo molto più di due”, recita una poesia. «Bisogna uscire dal rumore che ci circonda e che ci frastorna, fare silenzio dentro e intorno a noi per pensare e non essere indifferenti ai nostri e agli altrui bisogni e desideri», l’augurio che il vescovo ha lasciato a tutti i presenti è il “dolce naufragio negli occhi di Gesù”.
L’appuntamento è per tutti i giovani e giovanissimi sabato 8 aprile a Canosa per la Giornata Diocesana della Gioventù, “Tutto è magnifico”.