Nella suggestiva cornice delle cantine Rivera della famiglia de Corato ha avuto ufficialmente avvio il progetto Au fil du rouge che porterà 18 studenti dell’Istituto Ettore Carafa di Andria ad un percorso formativo della durata di quattro settimane a Bordeaux, in Francia.
Il percorso, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’Asse prioritario OT X Azione 10.2, in linea con gli orientamenti europei, nazionali e regionali, è finalizzato a sostenere il miglioramento ed il rafforzamento del capitale umano pugliese, favorendo percorsi di mobilità transnazionale tesi al miglioramento delle competenze linguistiche e all’acquisizione della relativa certificazione.
I 18 studenti selezionati avranno quindi la possibilità di frequentare un corso di lingua francese all’estero, presso istituti di comprovata esperienza, con conseguimento di certificazioni finali riconosciute a livello internazionale e spendibili nel mercato del lavoro.
Inoltre, per collegare il percorso al curriculum formativo degli studenti, è stata scelta l’area di Bordeaux con l’obiettivo di favorire le competenze specifiche relative al marketing in un settore, quello vitivinicolo, fondamentale per la nostra economia. In questo modo gli alunni potranno perfezionare la lingua di settore e, contemporaneamente, confrontare le caratteristiche e le specificità relative ai processi produttivi, alle innovazioni di prodotto, alla distribuzione e alle altre leve di marketing applicate al mercato del vino.
L’avvio del progetto è avvenuto con una visita presso le cantine Rivera, dove, accolti e guidati, con cortesia e competenza, da Sebastiano De Corato e Raffaele Augelli, export e trade marketing manager della Rivera spa, hanno avuto modo di conoscere le caratteristiche peculiari del processo produttivo e le diverse linee di produzione destinate ai differenti target, le scelte di prodotto, prezzo e distribuzione nel mercato nazionale ed estero, anticipando alcune importanti differenze e specificità rispetto al mercato francese.
A settembre, quando si recheranno a Bordeaux, gli alunni, potranno completare questo percorso in tutta la filiera: visteranno alcuni fra i più importanti Châteaux, tra cui il famoso Chȃteau Pape Clément , storiche e tradizionali aziende vitivinicole dove si coltivano i famosi uvaggi bordolesi, come Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon; potranno quindi conoscere e confrontare le caratteristiche dei processi produttivi e distributivi, i sistemi di controllo della qualità, partecipando a workshops con giovani imprenditori e professionisti del settore, visitando importanti regioni produttive, prima fra tutte Saint-Emilion, con laboratori di perfezionamento della lingua di settore.
«L’obiettivo – spiega il dirigente scolastico dell’istituto Carafa, Vito Amatulli – è quello di sensibilizzare gli studenti verso un settore altamente strategico per la nostra economia ma ancora relativamente giovane, rispetto alla consolidata esperienza delle regioni francesi. Non va trascurato infatti che Bordeaux, oltre che città Patrimonio Mondiale dell’Unesco, è una delle regioni vitivinicole più antiche e più famose al mondo, con un indotto legato all’enoturismo notevole e articolato: oltre 60 circuiti di degustazione disponibili direttamente on line, con corsi di degustazione, giornate a tema, e un allestimento permanente dedicato al vino come patrimonio culturale: La cité du vin».
La cité du vin infatti è uno spazio permanente, un parco a tema costato 81 milioni di euro, inaugurato nel 2016, dopo sette anni di lavori di allestimento: una struttura modernissima di 55 metri, su dieci livelli, perfettamente in tono con le pietre delle architetture neoclassiche, patrimonio di Bordeaux. Un edificio imponente e attrattivo, con 19 moduli tematici, 120 produzioni audiovisive, oltre 100 esperti, sala degustazione, spazio letture ecc. che avrà il suo acme a giugno 2018, quando si terrà il Bordeaux Wine Festival, un appuntamento biennale con decine di padiglioni allineati lungo la Garonna e l’arrivo di una prestigiosa regata.
Il progetto ambizioso è fare di Bordeaux il più grande centro culturale dedicato al vino del mondo, e la Cité du vin una specie di Guggenheim del vino, polarizzando flussi turistici. “L’essenza di questo luogo è culturale – racconta il direttore Philippe Massol -. Si parla di civilizzazione del vino, di arte; l’idea è che l’ospite esca di qui con un profondo rispetto per il nostro prodotto”.
Queste le ragioni per le quali l’Istituto Carafa ha scelto Bordeaux: «un’ottima scuola non solo di francese – conclude Amatulli -, ma anche per imparare le strategie di valorizzazione di un settore che promette di essere altrettanto strategico per il nostro territorio.