Cultura

“Varichina”, il docufilm sul personaggio-icona della Bari anni ‘70

La Redazione
​Al Circolo dei Lettori questa sera, alle 19:30, presso lo spazio Hublab in via F. D'Excelsis 22
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Sarà proiettato domenica 5 novembre, alle 19:30, presso lo spazio Hublab in via F. D’Excelsis 22: “Varichina. La vera storia della finta vita di Lorenzo De Santis”.

Un docu-film ispirato a un personaggio realmente vissuto e che molti ricordano, “Varichina”, appunto. Diversamente maschio, icona trash tra gli anni ’70 e ’90 a Bari fu il primo ad urlare la sua diversità in un momento in cui non era facile farlo. Una vita la sua senza privilegi: faceva il posteggiatore abusivo, puliva i bagni pubblici, era stato chaperon di prostitute e prima ancora venditore di candeggina porta a porta, da cui il suo soprannome.

Scomparso nei primi anni del 2000, ma ancora molto presente nella mitologia popolare della città, rivive sul grande schermo grazie al volto dell’attore Totò Onnis affiancato da Ketty Volpe e la giovane Federica Torchetti nel ruolo delle vicine di casa.

“Varichina è nella memoria storica di tutti i baresi al di sopra dei 35 anni” racconta il regista Palumbo. E chi oggi lo ricorda dice: “È stato l’uomo che ha celebrato ogni giorno il Gay Pride da solo”. Omosessuale quando esserlo era molto difficile e dirlo impossibile, Varichina lo grida al mondo. Lo fa mettendo su uno spettacolo quotidiano, con la sua camminata, i suoi vestiti dai colori sgargianti, il trucco e letteralmente urlando quella che sarebbe diventata la frase per cui tutti lo ricordano: “l’ femmn hann’a ffernèsc’ e tutt’ddò avìt’a vnì”. Un’opera divertente e ficcante allo stesso tempo, che non mancherà di commuovere il pubblico.

domenica 5 Novembre 2017

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