Cultura

Gabriella D’Avanzo: «Nessuno può essere libero se costretto ad essere simile agli altri»

La Redazione
La disabilità: una risorsa. L'intervento della dott.ssa Gabriella D'Avanzo - responsabile del Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili di Forza Italia Bat
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«Il confronto con il mondo della disabilità è possibile e auspicabile se intendiamo la “diversità” non come limite ma come valore aggiunto, una risorsa in termini di crescita personale, individuale e sociale». La pensa così l’educatrice, nonché responsabile del Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili di Forza Italia Bat, la dott.ssa Gabriella D’Avanzo.

«È dovere di tutti accogliere e farsi carico di tale responsabilità e di assumerla socialmente, economicamente e politicamente. Non bisogna perdere di vista il fatto che, ogni essere umano porta con sé il suo mondo, partendo anche dal presupposto che la storia dell’esistenza stessa porta con sé, nella maggior parte dei casi, a condizioni di svantaggio. Per questo, ognuno di noi è unico e speciale con una conseguente diversità.

La conoscenza e l’accettazione dell’altro, rende possibile il confronto e la riflessione. La giornata della disabilità è un appuntamento che ha lo scopo di promuovere una più approfondita conoscenza delle tematiche riguardanti la disabilità, sostenere la piena inclusione e integrazione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e allontanare ogni forma di discriminazione e di violenza.

Ogni persona con disabilità può e deve diventare un soggetto socialmente attivo e tutti dovremmo promuovere l’eliminazione di ostacoli di natura psicologica, fisica, giuridica che ritardano e limitano la realizzazione di un Welfare dinamico e moderno.

Progettare in tal senso, per le istituzioni e per le persone, significa fare in modo che ogni cittadino con disabilità diventi protagonista della propria vita.

Pensare la disabilità come risorsa, promuovere progetti, comprendere l’importanza del lavoro di tutti coloro che si occupano di disabilità, incrementandone preparazione, e valorizzare tutte quelle figure professionali che quotidianamente si occupano di relazioni d’aiuto, deve rappresentare il salto di qualità – conclude D’Avanzo – per promuovere una cultura dell’inclusione e integrazione territoriale.

lunedì 4 Dicembre 2017

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