Cultura

Il 27 settembre si celebra la 41.ma Giornata Mondiale del Turismo

La Redazione
«Facciamo appello ai governanti e ai responsabili delle politiche economiche nazionali, affinché promuovano e incentivino il turismo responsabile, attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica»
scrivi un commento 5172

«La 41ma Giornata Mondiale del Turismo ricorre quest’anno nel contesto incerto segnato dagli sviluppi della pandemia COVID-19, di cui ancora non si vede la fine. Ne deriva una drastica riduzione della mobilità umana e del turismo, sia internazionale che nazionale, collocandosi ai minimi storici». Inizia così il messaggio che il Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il Cardinale Peter Turkson, ha inviato in occasione della Giornata Mondiale del Turismo, che si celebra ogni anno il 27 settembre

A causa della pandemia la situazione è tragica: «La sospensione dei voli internazionali, la chiusura degli aeroporti e dei confini, l’adozione delle severe restrizioni ai viaggi, anche interni, sta causando una crisi senza precedenti in molti settori connessi all’industria turistica – si legge nel messaggio – ne conseguirebbe una perdita enorme di posti di lavoro nell’intero settore turistico».

Ma «tale inquietante scenario, impensabile ancora qualche mese fa, non deve paralizzarci e privarci di una visione positiva del futuro. Turismo e sviluppo rurale – il tema scelto dall’Organizzazione Mondiale del Turismo prima dell’emergenza COVID-19 per la presente Giornata – indica provvidenzialmente una delle strade verso una possibile ripresa del settore turistico – dice il Prefetto nel messaggio – essa inizia con l’invito a prendere sul serio e mettere in pratica lo sviluppo sostenibile che, nell’ambito del turismo, significa un interesse maggiore rivolto alle mete turistiche extra-urbane, piccoli villaggi, borghi, strade e luoghi poco noti e meno frequentati: quei luoghi più nascosti da scoprire o riscoprire proprio perché più incantevoli e incontaminati.

«Turismo e agricoltura rurale possono così diventare due componenti essenziali di un mondo nuovo che si auspica di costruire. Un turismo realizzato dalle persone e attraverso le persone», questo l’auspicio di don Sergio Di Nanni, Direttore Ufficio della Diocesi di Andria per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport.

«Il turismo che sa guardare e condividere i doni della terra in ambito rurale diventa anche il modo per imparare nuovi stili di vita, in modo concreto», commenta ancora il Cardinale Turkson nel messaggio.

«Facciamo appello ai governanti e ai responsabili delle politiche economiche nazionali, affinché promuovano e incentivino il turismo responsabile, attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. I governanti rivolgano il loro sguardo alle aree marginali, dando a questi territori concrete occasioni di sviluppo, valorizzandone le vocazioni peculiari, la partecipazione delle comunità locali ai processi decisionali, il miglioramento del reddito di chi lavora la terra. Ai vescovi e ai responsabili per la pastorale del turismo chiediamo un impegno corale, perché ciascuno, nel proprio territorio, assuma concrete iniziative di aiuto delle attività turistiche. I fedeli e le parrocchie – conclude il messaggio – rispondano con sollecitudine e generosità alle esigenze e ai bisogni dei lavoratori del turismo, oggi in difficoltà, e insieme sviluppino reti di prossimità nelle relazioni e nell’aiuto al sostegno del reddito perso».

giovedì 24 Settembre 2020

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti