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Avvisi di accertamento IMU e TARI 2015, i consiglieri di cdx: «Vengano annullati»

La Redazione
«È indispensabile non essere distratti in questo periodo anche per dare qualche certezza in più ai cittadini già confusi da quanto sta accadendo a livello nazionale»
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Sulla questione degli avvisi di accertamento per il recupero delle somme su IMU e TARI 2015, intervengono le segreterie e i consiglieri comunali di Forza Italia – Lega e Lista Scamarcio Sindaco.

«In questi giorni a molti cittadini andriesi l’Amministrazione comunale ha recapitato avvisi di accertamento aventi ad oggetto il recupero delle somme relative a IMU e TARI 2015, asseritamente versate in maniera irregolare.

Il problema è che i suddetti avvisi di accertamento prevedono anche salate sanzioni e interessi illegittimi.

Ma ciò che lascia sgomenti è che la stessa amministrazione, da un lato fa partire avvisi di accertamento con tutta evidenza illegittimi nella parte in cui essi prevedono interessi e sanzioni, dall’altra ne ammette essa stessa l’irragionevolezza come scritto in un comunicato ad hoc sull’argomento a firma dei gruppi di maggioranza consiliare nel quale si asserisce che: “saranno emanate direttive agli Uffici perché le segnalazioni dei cittadini siano esaminate velocemente in sede locale” e “si valuterà il ricorso a procedure di sgravio anche delle sanzioni irrogate”.

Anche durante la Conferenza stampa sul tema, tenutasi in data 14 cm, l’Amministrazione ha, nuovamente, ammesso l’irregolarità degli avvisi da essa emanati, provando ad attribuire la causa ad un mancato aggiornamento del software che ha emanato gli atti e senza, tuttavia, proporre nulla in concreto per ovviare al problema nel breve periodo.
Si ricorda che una volta che l’avviso di accertamento è stato emanato, l’unico strumento giuridico a disposizione del contribuente, alternativo al ricorso da presentarsi entro 60 gg, è l’istanza di annullamento in autotutela, la presentazione della quale, tuttavia, non interrompe il decorso dei termini per la presentazione del ricorso, con la conseguenza che un eventuale – non impossibile considerati i numeri – mancata risposta dell’Ente nei termini, farebbe diventare l’atto definitivo, senza più alcuna possibilità di modifica dello stesso. 

Orbene, ci si domanda il senso di mettere in moto la macchina amministrativa – con aggravio di spese per l’Ente relativamente a notifiche, per oltre 115mila Euro e costi della società che gestisce il servizio di manutenzione, assistenza ed elaborazione dei prodotti software gestionali dei tributi locali, per circa ulteriori 100mila Euro – per inviare degli avvisi di accertamento che la stessa amministrazione procedente considera viziati e invita perciò, all’uopo, il contribuente a “fare segnalazioni” e gli Uffici a “esaminarle con celerità”.

Infine, si rileva che come esistono i cittadini  chiamati a corrispondere la differenza dovuta, esiste un’altra, buona parte dei contribuenti che, per l’intera annualità, ha applicato la tariffa maggiorata, maturando un diritto al rimborso rispetto a quanto pagato in eccedenza. 
A tal fine l’Amministrazione Commissariale previde nel bilancio una somma pari ad € 600 mila per far fronte a tali rimborsi o comunque per consentire ai cittadini di portare tali somme in compensazione nelle annualità successive.

Anche sul punto l’Amministrazione dovrebbe farsi carico del problema e, come, con sollecitudine, si è affettata ad emanare gli avvisi di accertamento per chiedere la differenza dovuta a chi aveva pagato meno, aggravando di interessi e sanzioni illegittime tale somma, così dovrebbe preoccuparsi anche di chi ha corrisposto somme in eccedenza.

Pertanto, si chiede all’Amministrazione di voler provvedere, con sollecitudine, nella formula che riterrà più adatta e senza ulteriore aggravio di spese per l’Ente, all’immediato annullamento degli avvisi già emessi per l’integrazione della quota IMU e TARI per l’anno 2015, nella parte in cui prevedono interessi e sanzioni, nonché di provvedere contestualmente anche  alla compensazione delle somme per i cittadini che hanno per quella annualità pagato più di quanto dovuto.
È indispensabile non essere distratti in questo periodo anche per dare qualche certezza in più ai cittadini già confusi da quanto sta accadendo a livello nazionale».

venerdì 15 Gennaio 2021

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Alessandro Rendine
Alessandro Rendine
3 anni fa

E che dire del dispendio di risorse per aver inviato 27mila raccomandate, buona parte delle quali frutto del “disallineamento dei dati”? Ricordando che l'amm.ne non ha ancora provveduto ad a- dempiere alla Sentenza TAR 397/2018, possiamo ben dire che l'incompetenza e la disorganiz- zazione regna sovrana e che l'Amm/ne guidata dalla dott.sa Bruno è partita con il piede sbagliato.

Giuseppe I.
Giuseppe I.
3 anni fa

Che meschini, i cittadini si son premurari di richiedere il rimborso di quanto pagato in più,
ma atteso la pronuncia del Tar, mai, lor signori si sono adoperati per effettuare, non dico
i rimborsi, con moneta sonante, ma almeno uno straccio di compensazione.
Adesso tutto ad un tratto sono ritornati per invitare gli attuali Amministratori a fare quello
che non hanno mai voluto fare.
Un consiglio a codesti signori andate a………. Grazie

sabino cannone
sabino cannone
3 anni fa

“Parlare è una qualità di tutti, ascoltare una dote di molti, tacere una virtù di pochi”, Forse giova ricordare che ai tempi di Giorgino lo stesso durante una conferenza stampa dichiarò”..qualora il MEF ci darà torto sulla legittimità della delibera dell'aumento delle tariffe, sarà mia premura proporre una delibera di Consiglio comunale per ristorare (che bella parola!) o recuperrae o compensare la differenza…”. Nonostante la sentenza e la pronuncia del MEF, nulla è stato fatto da allora. I dirigenti dovrebbero essere più attenti prima di mettere la firma sui procedimenti e provvedimenti. Quannà v' mvuit.