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É rottura in consiglio tra CoR e Giorgino sull’urbanistica: «Non cedo ai ricatti». Sindaco costretto a chiedere il rinvio

Sabino Liso
Sabino Liso
Falcetta (CoR), insieme a Giovanna Bruno (Progetto Andria), chiedono un rinvio della deliberazione per analizzare meglio alcuni punti, ma il Sindaco non ci sta
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Che sarebbe stato un consiglio "difficile" era già nell'aria: così il consiglio comunale tenutosi ieri ha messo in luce le spaccature che si stanno creando, per la prima volta ufficialmente nella seconda Amministrazione Giorgino, all'interno della maggioranza, in particolare tra i consiglieri del gruppo Conservatori e Riformisti e il Sindaco.

Come abbiamo già accennato, nella discussione del primo punto all'ordine del giorno (anticipato su richiesta di Fisfola) sul programma di diritto allo studio, sono volate scintille tra Giovanna Bruno (CoR) e l'Assessore Albo. 

Su tutto pesano anche le critiche dei consiglieri del Movimento 5 Stelle che accusano il Sindaco e la Giunta di «utilizzare il fondo di riserva per attività che non meritano questi soldi (Fidelis Andria e Torneo di Tennis) destinati a "emergenze", in questo momento in cui abbiamo gravi problemi di bilancio».

Poi, discussione sulle variazioni al bilancio di previsione 2016-2018 con prelievo da fondo di riserva: approvato il provvedimento a maggioranza, ma le astensioni di alcuni consiglieri iniziano a pesare. La consigliera Di Bari (Lista Emiliano) ribadisce, in questo caso, la politica «pericolosa dell'Amministrazione, che fa eccessivo ricorso alle anticipazioni di cassa e non riscuote con puntualità, alimentando una situazione di debiti» e il malumore cresce.

Si passa poi a discutere delle interpellanze varie, con botta e risposta tra opposizione e Sindaco su diversi argomenti, dell’adeguamento ferroviario dell’area metropolitana Nord-Barese con riferimento ai vincoli di esproprio per le aree interessate, considerate le nuove prescrizioni della Regione Puglia per le autorizzazioni paesaggistiche recepite da Ferrotramviaria, di una variante per la costruzione della nuova chiesa parrocchiale “Madonna della Grazia” nel quartiere di via delle Querce.

Sono gli ultimi due punti all'ordine del giorno a essere particolarmente "caldi" per una serie di ragioni: in primis, il regolamento sugli impianti di telecomunicazioni e radiovisivi. Bisogna ricordare che da anni le Associazioni del territorio, tra cui il Comitato dei Genitori dei Bambini Leucemici e Onda d'Urto, chiedono più attenzione da parte dell'Amministrazione ai temi dell'inquinamento elettromagnetico. Il regolamento, poi approvato, prevede il posizionamento delle antenne su proprietà comunali (sebbene l'elenco dei siti indicati, a nostro parere, sia da rivedere, come già detto ieri) e i gestori privati ora dovranno interfacciarsi con il comune per concertare le aree di installazione: sicuramente questo è un passo in avanti doveroso, ma molto rimane ancora da fare. Il provvedimento è stato illustrato dall'attuale Assessore all'Ambiente Michele Lopetuso, alla presenza dell'ex Assessore Antonio Mastrodonato, attuale referente della ditta incaricata di redigere il Piano. 

É poi nell'ultima discussione che si è consumato uno strappo netto tra Sindaco e consiglieri di CoR: infatti prima Giovanna Bruno (Progetto Andria) e poi Davide Falcetta (CoR), hanno chiesto un rinvio della deliberazione sul Piano urbanistico per analizzare meglio alcuni punti, lamentando, tra le varie, il mancato coinvolgimento delle associazioni di settore nello studio del provvedimento, illustrato dall'Assessore Laera. A questo punto, ha preso la parola il Sindaco che ha parlato espressamente di «ricatti a cui non è disposto a cedere» e di «polemiche pretestuose, che mettono in discussione il lavoro portato avanti dagli uffici»: la rottura pare essersi consumata, mentre le altre forze di maggioranza, Nino Marmo e fedelissimi in primis, hanno sostenuto il Primo cittadino, ma ci sarà spazio sicuramente per altre evoluzioni. Intanto il regolamento non è stato approvato, e il consiglio dovrebbe tornare presto a riunirsi, perché con un colpo di scena finale, il Sindaco sulla scorta del fatto che erano stati presentati numerosi emendamenti da compontenti della stessa maggioranza ha chiesto lui stesso il rinvio della delibera al fine di coordinare tutti gli emendamenti e dunque quelli con la proposta di delibera originariamente presentati. Nel frattempo, i consiglieri di maggioranza erano diventati solo 14 e quindi, con l'eventuale abbandono del consiglio da parte delle minoranze, sarebbe venuto meno il numero legale. Infatti, in quel momento all'appello mancavano oltre ai tre consiglieri CoR (Lullo, Falcetta e Bruno) anche i consiglieri comunali Pollice, Magliano e Antonio Sgaramella (quest'ultimo consigliere delegato alla pianificazione urbanistica).

giovedì 1 Dicembre 2016

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