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«Con questa Riforma Renzi potrà nominarsi presidente della Repubblica»

LA REDAZIONE
Le ragioni del commissario provinciale di Forza Italia Bat a sostegno del "No"
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Il fronte del “No” ha avuto il potere di unire ciò che la politica divide, a dimostrazione di come questa riforma sia pensata male e scritta peggio, una riforma fatta solo nell'interesse dei tecnocrati e burocrati dell’alta finanza.

«Basta con la burla della stabilità e dei mercati. – commenta Luigi De Mucci, commissario provinciale FI – Il voto appartiene al popolo che è sovrano. Si vogliono ridurre gli spazi di democrazia e libertà. Con un presidente del consiglio e segretario del suo partito, ove malauguratamente dovesse passare il referendum, il buon Renzi potrà nominarsi il presidente della Repubblica, i membri del Csm e i giudici della Corte costituzionale. Di contro, avremo un Senato che non sarà affatto abolito, ma diverrà il dopolavoro di sindaci e consiglieri regionali nominati dalle segreterie di partito.

Il peggior parlamento della storia della Repubblica, illegittimo e mai eletto, non può mettere mano alla costituzione voluta dai padri costituenti. La storia ci insegna di come tante donne e uomini abbiano versato sangue dando spesso la vita per amor di patria e per amore della nostra bandiera. Hanno difeso strenuamente la nostra storia, le nostre origini e i nostri simboli.

La riforma è anche un voto sull'operato del governo Renzi che ha aumentato la spesa, il deficit senza far ripartire né l'economia, né l'occupazione. Ha incancrenito problemi come la sicurezza e l'immigrazione clandestina, esponendo gli italiani a rischi sempre maggiori.

In ultimo, ci vogliono propinare questa pasticciata riforma costituzionale votata in parlamento a colpi di maggioranza e sostenuta da signori come Alfano, Verdini e Co. Un atto di arroganza e presunzione quello messo in scena da Renzi e dai suo servi sciocchi, che va punito con un voto libero per amore di noi stessi e delle future generazioni – conclude De Mucci – Un “No” per la libertà, un “No” per la democrazia, un “No” per la sovranità. Io voto ”No” per amore della mia amata e maltrattata Italia».

venerdì 2 Dicembre 2016

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Leonardo Matera
Leonardo Matera
7 anni fa

Pare che questa Riforma abbia come padre solo Renzi. In realtà è nata dall’intesa Renzi-Berlusconi maturata tra il dicembre 2013 e il gennaio 2014 e votata da Forza Italia fino al gennaio 2015, allorquando l’intesa venne meno per motivi estranei alla riforma costituzionale. Ricordo, infatti, che Berlusconi ruppe l’accordo in quanto non si trovò d’accordo con Renzi sull’elezione del Capo dello Stato. Nessun principio, dunque, ma solo interessi di partito, anzi di uno solo.