Mentre la maggioranza di centro-destra si spacca e regola i propri conti durante il Consiglio Comunale, tanto da non avere più i numeri per votare la delibera sugli stralci funzionali, che a fine consiglio il Sindaco decide di rinviare, la coalizione di centro sinistra (Progetto Andria, Lista Emiliano, PD, Sabino Fortunato per Andria) licenzia favorevolmente i provvedimenti di interesse collettivo che hanno goduto di condivisione del percorso e dei contenuti già durante le sedute delle commissioni che se ne sono occupate: delibera sul Diritto allo Studio, sull’Adeguamento ferroviario dell’area metropolitana Nord-Barese, sul Regolamento Comunale per il corretto insediamento degli impianti di telecomunicazioni e radiovisivi, sulla variante in corso d’opera riguardante la nuova Chiesa parrocchiale di Madonna della Grazia.
La maggioranza scricchiola già nelle commissioni che si riuniscono sempre meno e che troppe volte vanno deserte per mancanza proprio dei consiglieri di maggioranza.
Ampia e motivata discussione sulla delibera di indirizzo in materia urbanistica, riguardante l’attuazione degli stralci funzionali, di cui sin da subito era stato suggerito il rinvio per approfondimenti da parte dell’avv. Giovanna Bruno di Progetto Andria che ha commentato:
«Questo atto, per come formulato, ci appare più un regolamento che un indirizzo generale e, in ogni caso, non ci sembra idoneo a raggiungere l’obiettivo per cui è stato pensato: snellire, cioè, il più possibile l’attuazione dei piani di lottizzazione che ad Andria, sostanzialmente, non sono mai partiti in quanto riguardano maglie troppo estese. In consiglio ho sottolineato che bene ha fatto l’amministrazione a recepire le sollecitazioni di tecnici ed imprese che da tempo chiedono collaborazione alla politica locale affinché contribuisca a creare percorsi virtuosi per sbloccare la pesantissima crisi del settore edilizio. Ma, nel caso specifico degli stralci, non mi pare si stia fornendo un adeguato supporto a queste istanze con un atto che dovrebbe avere un intento semplificativo ed invece, per come articolato, corre il rischio di creare ulteriore confusione.
La materia urbanistica è caratterizzata proprio dalla tipicità degli atti e ogni volta che si interviene bisogna fare molta attenzione a mantenersi nell’alveo di questa tipicità. Visto il rinvio della delibera, siamo pronti a collaborare ancora per suggerire soluzioni più coerenti con le leggi vigenti, contribuendo ad uscire dallo stallo assoluto in cui siamo.
Ovvio che questa delibera offre lo spunto per una constatazione più ampia: ad Andria non si parla più di PUG, si è perso tanto tempo prezioso per lavorarci concretamente. Ed è un peccato perché tutto il fermento normativo (regionale e nazionale) va proprio ad incunearsi nel PUG. Ma noi siamo indietro, molto indietro. Non si parla più di B3 di recupero. Non si parla di visione strategica della Città».
Su questo stesso punto la consigliera Daniela Di Bari (Lista Emiliano) ha aggiunto: «Non possiamo nascondere la difficoltà operativa dei professionisti e degli operatori del settore nel trattare pianificazioni di maglie grandissime che diventano ingestibili. Ma il testo della delibera non affronta in maniera inequivocabile il rapporto stretto tra stralci e Piano Urbanistico comunque denominato di secondo livello, per questo è necessario continuare ad approfondirla».
Astensione per la variazione di Bilancio, rispetto alla quale riportiamo parte dell’intervento in aula della consigliera Di Bari (Lista Emiliano): «Con grande rammarico sono ad appurare che la situazione di cassa dell’Ente è drammatica e sta peggiorando nel corso del tempo. Assistiamo ad un consistente utilizzo delle anticipazioni di tesoreria con un incremento dell’importo complessivo delle somme da restituire, l’utilizzo di fondi aventi specifica destinazione e la mancata azione di recupero di circa 9 milioni di euro di evasione. I revisori dei conti non si sono risparmiati di evidenziare il pericoloso rischio per l’equilibrio del nostro bilancio, se non si provvede al recupero dei crediti. Pende sempre la sentenza del TAR Puglia circa la legittimità degli aumenti IMU-TASi applicati nel 2015. L’auspicio è una consultazione monotematica con tutte le forze politiche per assumere le necessarie decisioni utili ad evitare il peggio».
È stata la consigliera Sabina Leonetti della lista Sabino Fortunato per Andria, in dichiarazione di voto, ad esprimersi sulla delibera riguardante l’insediamento urbanistico e territoriale degli impianti di telecomunicazioni e radiovisivi. «La tappa del regolamento è importante perché è un primo passo, sicuramente perfettibile, che ci sentiamo di approvare con il nostro voto favorevole. Ora sarà importante il monitoraggio successivo all’insediamento di questi impianti, affinché davvero sia rispondente al principio di realizzazione di un sistema urbano ambientale sostenibile a tutela della salute. Ci aspettiamo che l’amministrazione dia coerentemente risposte all’Associazione Onda d’Urto che chiede collaborazione a monitorare le condizioni ambientali del nostro territorio per contrastare il grave fenomeno tumorale, oltre che tenere in seria considerazione le sollecitazioni che arrivano dai genitori dei bambini leucemici».
Le interpellanze, poi, discusse nell’ora di lavori ad esse dedicate, sono state illustrate dai consiglieri comunali del PD Lorenzo Marchio e Giovanni Vurchio ed hanno abbracciato una pluralità di argomenti, frutto di sollecitazioni dei cittadini.