Politica

Piano urbanistica, Giorgino: «Raro esempio di partecipazione e consultazione dal basso»

La Redazione
«É stato anche chiesto di formulare osservazioni e modifiche e proporre suggerimenti, di cui poi il Settore competente ha tenuto conto nella stesura definitiva approdata in Consiglio»
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«Il provvedimento all’esame del Consiglio Comunale sui così detti stralci funzionali è un raro esempio di partecipazione e consultazione dal basso perché presentato ed esaminato dai capigruppo consiliari di maggioranza e minoranza, dagli ordini professionali e poi dal Consiglio stesso nella sua interezza. Un esempio raro perché, insieme alla illustrazione nel corso di una riunione pubblica dello schema di proposta di delibera e al suo esame, è stato anche chiesto di formulare osservazioni e modifiche e proporre suggerimenti, di cui poi il Settore competente ha tenuto conto nella stesura definitiva approdata in Consiglio». Il Sindaco, avv. Nicola Giorgino, ricostruisce il percorso seguito dalla proposta di deliberazione in materia di convenzioni urbanistiche – per le quali la legge 133/014 ha previsto la possibilità di procedere per stralci funzionali –  esaminata dal Consiglio Comunale nella seduta del 29 novembre.

«Tutti gli Ordini professionali (ingegneri, architetti, geometri, geologi) hanno esaminato – prosegue il Sindaco – lo schema della proposta di delibera dopo una preventiva riunione illustrativa e un Ordine ha anche presentato le osservazioni che sono state opportunamente prese in considerazione dall’ufficio competente. Dunque chi ha voluto ha contribuito con i propri suggerimenti alla formulazione definitiva della proposta, come accaduto con gli emendamenti formulati nella competente commissione consiliare e durante la seduta consiliare. Ora si tratta solo di rendere coerenti, dal punto di vista tecnico, gli emendamenti proposti durante la seduta del 29 novembre con quelli già presentati in commissione consiliare ed è un compito dell’ufficio. Poi il provvedimento ritornerà in Consiglio Comunale nel mese di dicembre. Dunque c’è stata un forte partecipazione dal basso tesa a migliorare la proposta».

Ora, come emerge dalle leggi regionali approvate in Puglia e finalizzate a promuovere l’abitare sostenibile, la qualità dell’architettura e la riqualificazione urbana, non resta che affidare al Consiglio tutte le sue prerogative ovvero non solo  approvare lo strumento urbanistico generale, ma anche, come in questo caso, dare indirizzi e controllare il processo di attuazione del piano, pretendendo che le iniziative di pianificazione attuativa e il rilascio dei permessi all’attività edilizia avvengano in conformità – non solo formale ma sostanziale – al piano generale e che siano al tempo stesso conseguiti in tempi congrui. 

sabato 3 Dicembre 2016

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