Politica

La candidatura di Emiliano per il bene del Sud

La Redazione
Sabino Zinni: «Un'occasione che in quanto pugliesi, gente del Sud e da sempre di centro-sinistra, non possiamo farci scappare»
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Presentata ieri in via Settembrini la candidatura di Michele Emiliano a segretario del PD.

All’evento, presente il comitato a sostegno della candidatura di Emiliano nella Bat, la presidente regionale del Pd, Assunta Carmela Messina, il consigliere regionale Sabino Zinni, Michelangelo Superbo e Antonio Griner della segreteria del Pd, le consigliere comunali di centrosinistra avv.to Giovanna Bruno e Daniela Di Bari, Pietro Lovecchio consigliere di Trani, Angelo Antonio Angarano, consigliere comunale di Bisceglie e il vice presidente del Parco dell'Alta Murgia Cesareo Troia.

Le primarie, ricordiamo, si terranno il 30 aprile e vedranno tre candidati: Michele Emiliano, Mattero Renzi e Andrea Orlando.

Tutti d’accordo nel sostenere che la candidatura di Emiliano vuole essere una candidatura per il bene del Paese e soprattutto per l'intero Mezzogiorno. Un uomo del Sud è un'opportunità per riportare il dibattito politico ad essere partecipato. Un’opportunità di cambiamento per un futuro del Paese migliore.

L’incontro, coordinato dal dott. Griner, è stato introdotto dalla presidente Messina la quale ha spiegato che i temi fatti propri da Emiliano nella sua mozione sono quelli che «hanno creato ferite davanti alle quali il Partito Democratico deve prendersi delle responsabilità; in primis al suo interno, con l'organizzazione di una partecipazione diffusa e diretta dei cittadini a cui poter dare risposte autorevoli che non siano il risultato degli interessi di pochi, ma della collettività. Per questo motivo, il nostro motto è "L'Italia è il nostro partito"». «La lista civica di cui sono espressione – ha continuato il consigliere regionale Zinni, – non è parte integrante del PD, eppure la cultura politica del centro-sinistra è quella dalla quale tutti proveniamo, ed è un fatto che ruolo fondamentale in essa lo giochi proprio il Partito Democratico. Ecco che è impossibile non interessarsene. Emiliano alla guida sarebbe una novità, ma allo stesso tempo la garanzia di una lunga cultura politica di governo. Risulta necessario il ritorno alle radici della politica, alle assemblee nelle piazze. Abbiamo visto i risultati di vent'anni di berlusconismo e vogliamo proporre una democrazia che metta al centro i più bisognosi con uguaglianze sostanziali e non formali».

In seguito Superbo ha spiegato come in effetti la mozione Emiliano fosse la più lunga fra quelle presentate dai candidati alla segreteria, eppure la più articolata e coerente. Una mozione pensata come un effettivo programma di governo, non una serie di slogan atti semplicemente a rimane impressi nella mente. Cesare Troia ha parlato delle differenze fra alcune posizioni dei verdi e quelle del PD, ma anche delle grandi affinità trovate con la persona Emiliano, che non ha mai fatto mistero della sua sensibilità ecologista, come sta dimostrando anche nella vicenda TAP. Il consigliere Lovecchio ha raccontato come si sia appassionato alla politica proprio grazie alla stagione inaugurata dalla candidatura del presidente pugliese, il quale dunque non può che appoggiare. Un presidente non esente, come chiunque, da errori – hanno continuato le consigliere Bruno e Di Bari – eppure sempre pronto all’autocritica, all’onestà intellettuale, dunque all’automiglioramento. Angarano ha parlato di “dovere” di appoggiare Michele Emiliano, la cui elezione potrebbe ridefinire le dinamiche interne al partito, come quelle riguardanti l’Italia. Mentre Calabrese ha definito Emiliano un «figlio del popolo. Figlio del quale, dunque, il popolo, saprà prendersi cura».

«La candidatura del presidente pugliese alla segreteria nazionale – ha rimarcato il consigliere regionale Sabino Zinni – è un'occasione che in quanto pugliesi, gente del Sud e da sempre di centro-sinistra, non possiamo farci scappare.

L'autonomia culturale che abbiamo acquisito negli ultimi anni vivendo la Puglia come un laboratorio di buona politica – conclude Zinni -, è qualcosa che è arrivato il momento di mettere a frutto a livello nazionale. La candidatura di Emiliano ci offre questa occasione e non possiamo far altro che giocarcela fino in fondo».

 

mercoledì 29 Marzo 2017

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