Politica

Congresso del Pd: una resa dei conti tra tribù

Michele Lorusso
Michele Lorusso
Da un lato Giovanni Vurchio che vuole "ri-entrare" nel partito, dall'altro Angelo Frisardi che rappresenta e ufficializza quel trasversalismo che ha caratterizzato la maggioranza e una parte dell'opposizione in consiglio comunale
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Dopo 4 anni, il Pd torna a eleggere il proprio segretario. Il maschile è d’obbligo, data l’assenza di donne nella competizione, in barba alla tanto ventilata parità tra i sessi.

Se non fosse per questi appuntamenti statutari, del pd andriese non si sentirebbe parlare come in questi giorni. I due candidati alla segreteria sono il dott. Giovanni Vurchio e il dott. Angelo Frisardi. Nessuna ricandidatura per la segretaria uscente. I contendenti promettono il rilancio del circolo locale, la ripresa dell’attività politica e tutte le cose a cui siamo abituati in periodo pre-congressuale. Promesse che confermano il sonno comatoso in cui è caduto il Pd in questi anni.

Dagli interventi stampa dei candidati e dalle aree del Pd che li sostengono, sembra quasi che i due siano nuovi sulla scena politica locale. Ma così non è.

Il dott. Vurchio ha maturato un’esperienza di 12 anni come consigliere comunale di diverse liste civiche, poi approdato al Pd, di cui non si ha memoria di epiche battaglie all’interno e all’esterno per un rilancio dello stesso.

Il dott. Frisardi, eletto nel 2010 nella lista di Giorgino, Andria 2010, poi nel 2015 candidato e non eletto per il movimento Schittulli, e ora candidato alla segreteria del Pd e a fare opposizione a un’amministrazione che egli stesso ha sostenuto e ha contribuito a far eleggere.

Una scena tragicomica che ha dell’inverosimile.

Ognuno si candida per combattere e opporsi al proprio passato. Da psicoanalisi!

Certo, faranno passare il congresso come una festa di democrazia e trasparenza, anche se, in realtà, di democratico non c’è nulla. Si tratta solo della resa dei conti tra “tribù”, dove il bene comune e una visione della città non trova spazio. Quella di Vurchio che vuole (ri)entrare nel partito per appropriarsi di una posizione di ruolo in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, e quella di Frisardi che, in qualche modo, ufficializza quel trasversalismo che ha caratterizzato la maggioranza e una parte dell’opposizione in consiglio comunale e nelle urne del 2015.

Insomma, quella di oggi sarà una battaglia condotta a suon di pacchetti di tessere.

Prevarranno i giochi di potere e interessi terzi sulla politica? Ai posteri l’ardua sentenza.

domenica 22 Ottobre 2017

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Sabino Cannone
Sabino Cannone
6 anni fa

I partiti non rappresentano più nessuno e con loro i leader o i capetti. A molti è passato inosservato il ricevimento, aprile 2017,presso il Quirinale della Commission Trilateral, associazione eversiva, (quel famoso potere sovranazionale capace di imporre e modificare i governi nazionali, che l'on. ministro della giustizia Orlando (PD) ha pubblicamente ammesso durante un convegno). La Trilateral , vero establishment dell'occidente , nella sua relazione “the crysis of democracy” ha detto a chiari lettere che la democrazia è nemica della libertà.. . di quale libertà parla il Prof. Samuel.P. Huntington estensore del report?(questo personaggio è membro in tutti gli organismi internazionali che contano). Sveglia gente, questi ci hanno rubato le chiavi di casa nostra!