Politica

​Centrosinistra: «Subito un consiglio comunale monotematico sulla diffida al Comune di Andria»

La Redazione
«È il tempo di riportare la discussione nel giusto alveo e, soprattutto, nei luoghi deputati. Occorre un Consiglio Comunale urgente per affrontare nella sua interezza la questione e per avere risposte»
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Finale annunciato. Storia dai risvolti assolutamente prevedibili. Questo, almeno, il punto di vista dei gruppi di minoranza (PD – Progetto Andria – Lista Emiliano – Sabino Fortunato per Andria), nelle ore in cui si rende nota la diffida giunta negli uffici del Comune di Andria da parte del collegio della Corte dei Conti. Ancora una volta sotto accusa la gestione disastrosa dei conti pubblici della nostra città.

«”E’ tutto sotto controllo, si tratta di verifiche di routine”, rassicurava qualche giorno fa il Sindaco Giorgino, durante le verifiche degli ispettori del Ministero delle Finanze. Ma sotto controllo – come si evince dagli ultimi sviluppi – c’è ben poco-, spiegano gli esponenti politici comunali.

Premesso che da tempo lamentiamo il rischio di un dissesto finanziario dell’Ente e premesso pure che questo non fa piacere a nessuno visto che tanti errori di questa maggioranza si potevano evitare sin dall’inizio, resta un dato di fatto importante: il Comune è quasi in dissesto economico.

Lo attestano le note della Dirigente del Settore Finanziario e lo attestano i revisori dei Conti che già avevano dato delle avvisaglie nei pareri degli ultimi bilanci ma, in ultimo, sono arrivati a formalizzare una diffida nutrita nei confronti dell’Amministrazione.

Più di ogni altra cosa, però, lo attestano i numerosi e reiterati interventi di noi consiglieri di minoranza che già dal primo mandato dell’amministrazione Giorgino avevamo sollevato dubbi sulla conduzione economico-finanziaria, suggerendo rimedi rimasti però senza ascolto.

Anzi: ogni qual volta qualche consigliere provava a pronunciarsi sull’argomento, veniva tacciato di allarmismo ingiustificato e di strumentalizzazione politica.

E invece, come è emerso chiaramente, le giustificazioni sono tutte nelle carte. Perché, è bene che si sappia, a noi consiglieri (purtroppo non a tutti, ci rendiamo conto), piace leggerle le carte, studiarle prima di esporsi.

D’altra parte abbiamo sempre dimostrato, nell’interesse della Città, di essere capaci di metterci in dialogo costruttivo con l’Amministrazione, non indossando per partito preso le vesti degli oppositori ad ogni costo.

Ma sui conti siamo sempre stati intransigenti, avendo intravisto da lontano i rischi in cui si poteva incorrere se non si fosse adottata una seria inversione di rotta nella stesura dei bilanci.

Ora, però, è il tempo di riportare la discussione nel giusto alveo e, soprattutto, nei luoghi deputati. Occorre un Consiglio Comunale urgente, monotematico, per affrontare nella sua interezza la questione e per avere risposte.

Risposte da dare a chi ci chiede, ogni giorno, cosa stia realmente accadendo. Quale sarà l’impatto di questa situazione sul prossimo bilancio; come avverrà il ricalcolo della TARI e quali conseguenze economiche porterà con sé a partire dai bilanci del 2014 e di quelli a venire.

E di domande senza risposta, purtroppo, ce ne sarebbero ancora tante.

Dovevano arrivare i funzionari del MEF perché succedesse qualcosa?-, concludono dal centrosinistra -. Se così è, ben venga, l’importante è che ora si spieghi alla città come stanno davvero le cose, e se ne traggano le dovute conseguenze».

mercoledì 22 Novembre 2017

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