Politica

Nuovo ospedale di Andria, tra misteri e necessità di condivisione

La Redazione
Fucci (DI): «I fatti ad oggi sono chiari: a fronte di ospedali e reparti chiusi o accorpati nel territorio della Bat, del nuovo ospedale di Andria non c'è traccia»
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Diversi “misteri” avvolgono la vicenda legata alla costruzione del nuovo ospedale di Andria: sintetizza con questa battuta l’intricata matassa di eventi il deputato di Direzione Italia, Benedetto Fucci, all’indomani del confronto pubblico tra Michele Emiliano e Nino Marmo, durante il quale sono emersi nuovi particolari.

«La vicenda infinita – scrive Fucci – del nuovo ospedale di Andria si è arricchita di un “mistero”. Risulta dai resoconti di un dibattito avvenuto martedì tra il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il consigliere regionale Nino Marmo che dall’ente regionale sarebbe partita una lettera sulla localizzazione della nuova struttura. A dire dello stesso Emiliano, dichiaratosi all’oscuro della lettera, non c’è di che preoccuparsi perché l’ospedale – peraltro senza indicazioni su tempi e modalità, come raccontato dalle cronache – comunque si farà.

Il quadro che emerge, più che rassicurare, conferma le preoccupazioni da molto tempo espresse. I fatti ad oggi sono chiari: a fronte di ospedali e reparti chiusi o accorpati nel territorio della Bat, del nuovo ospedale di Andria non c’è traccia. Emergono in merito due considerazioni a mio avviso.

La prima considerazione è politica e riguarda la visione della sanità, al di là delle dichiarazioni, che finora Emiliano e la sua giunta regionale hanno evidenziato, senza un assessore e con un continuo balletto di nomine nel management tecnico che evidentemente non mette lo stesso presidente (titolare anche della delega alla sanità) nelle condizioni di sapere quali documenti i suoi stessi uffici fanno uscire. Chi ha scritto, e a quale titolo, per conto della Regione Puglia una lettera che sembra essere molto importante andando a riguardare – a quanto si è appreso – la zona per l’edificazione del nuovo ospedale e quindi, nella sostanza, le prospettive concrete in termini di tempi e fattibilità del tanto atteso ospedale? Davvero la Regione pensa di non aderire a quanto indicato dal consiglio comunale di Andria in merito? Domande senza risposta.

La seconda considerazione riguarda le modalità di condivisione, e in certi casi di non condivisione, su temi fondamentali per il nostro territorio quale appunto la sanità. In merito ho più volte affermato, non solo a fronte della vicenda ormai paradossale del nuovo ospedale, che al di là delle appartenenze politiche occorre la massima unità di intenti tra i rappresentanti istituzionali sul tema della sanità, che tocca direttamente i cittadini e condiziona la qualità della vita di molte persone.

Ogni iniziativa finalizzata a ottenere chiarimenti o a proporre possibili soluzioni è utile e per questo lodevole. Altrettanto utile e lodevole – questo è il punto cui desidero arrivare – sarebbe che tutte le “parti” che a vari livelli (cittadino, provinciale, regionale e nazionale) sono espressione del territorio venissero attivamente coinvolti. Non per piantare una bandiera, bensì per arrivare a idee, proposte e possibili soluzioni il più possibile condivise e, quindi, in grado di arrivare a una “sintesi” utile in ultima istanza alla collettività».

giovedì 14 Dicembre 2017

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Giuseppe cortellino
Giuseppe cortellino
6 anni fa

Spero che si faccia il nuovo ospedale ad Andria e mi auguro che lo facciano pure a Trani