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Oltre 3 mln di euro di fatture di energia elettrica non pagate, la denuncia dei consiglieri M5s

La Redazione
«Oltre ai 3,1 milioni di euro citati, i cittadini andriesi hanno dovuto sborsare circa 800mila euro in più perché a palazzo di città, nonostante il servizio elettrico erogato, non hanno pagato e il privato si è rivolto al giudice»
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Solo questa mattina avevamo riportato la lettera-denuncia di una ragazza costretta a vedere la propria madre barcamenarsi tra mille lavoretti in attesa dello stipendio a causa dei ritardi nei pagamenti alle cooperative sociali da parte del Comune.

Ma la situazione debitoria dell’Ente è ben nota: è di oggi la notizia, riportata dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle andriese, delle quasi cento pagine di decreti ingiuntivi per mancato pagamento di fatture per l’erogazione di energia elettrica a favore della società Hera comm srl. La cifra del debito ammonta a oltre 3 milioni di euro, come evidenziato nella determina n. 326 del 9/2/2018, a cura del settore piano e pianificazione strategica-patrimonio – reti e infrastrutture pubbliche che statuisce “di procedere alla regolarizzazione della partita contabile del complesso dei pignoramenti a favore della tesoreria comunale”.

«La determina n. 326 – scrivono i consiglieri M5S – si occupa dei pignoramenti inerenti le utenze elettriche comunali per un valore complessivo di oltre 3 milioni e cento m. euro. Tutti i settori sono stati coinvolti da questi mancati pagamenti: dalle scuole (dall’asilo nido alle scuole materne, elementari e medie) alle strutture sportive, dalla viabilità ai mercati, dagli edifici pubblici agli uffici giudiziari, dalla biblioteca fino al polivalente anziani, e poi ancora servizi culturali, sociali, turistici, sviluppo economico, viabilità, trasporti pubblici, ammodernamento della tangenziale».

«Il clou – proseguono i penta stellati – è raggiunto con la pubblica illuminazione con mancati pagamenti per circa 1 milione e 400mila euro. É tutto condensato e racchiuso, nero su bianco, in una interminabile lista di ben 99 pagine di decreti ingiuntivi. Ma (e qui il dato si fa ancor più preoccupante) solo per gli anni 2014 e 2015: chissà cosa ci aspetta ancora per gli anni successivi. E non è tutto. Lo scempio è in un rigo, l’ultimo di questo interminabile elenco di cui il settore prende atto: oltre ai 3,1 milioni di euro citati, 795mila euro sono relativi a spese per pagamento interessi e spese di procedura pignoramento. Praticamente i cittadini andriesi hanno dovuto sborsare circa 800mila euro in più perché a palazzo di città, nonostante il servizio elettrico erogato, non hanno pagato ed il privato (la società Hera comm s.r.l.) si è rivolto al giudice vedendo ovviamente riconosciute le proprie ragioni. Da qui i decreti ingiuntivi ed i conseguenti pignoramenti presso terzi, in particolare presso la tesoreria comunale (ed è accaduto a dicembre 2017), a cui il credito dovrà essere ora immediatamente rifuso. Questo è l’ennesimo scempio che denunciamo – concludono i consiglieri -. Una amministrazione comunale sempre più allo sbando, o meglio, al buio».

Bisognerà ora attendere il nuovo bilancio 2017/2019 per il riconoscimento della partita contabile del complesso dei pignoramenti.

giovedì 15 Febbraio 2018

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angelo leonetti
angelo leonetti
6 anni fa

Questi sono i nostri amministratori ESPERTI della politica?

E.I.
E.I.
6 anni fa

Tanto il Consiglio di Stato ha stabilito che le bollette insolute le pagheranno i cittadini, che saranno spalmate ad ognuno di noi. Praticamente a noi che paghiamo regolarmente.CHE SCHIFO!!!