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Debiti e consiglio comunale, Vurchio: «Il vaso è rotto!»

La Redazione
«Non è più credibile la "classica favoletta" con la quale l'Ente promette da gennaio di migliorare l'efficienza amministrativa rispettando tutti i vincoli di finanza pubblica»
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Un duro attacco alla maggioranza e l’invito alle dimissioni: così Giovanni Vurchio, segretario cittadino del Pd e a nome di tutte le forze di centrosinistra, che questa sera non parteciperanno al consiglio comunali in 2^ convocazione, analizza la situazione debitoria del Comune di Andria e le difficoltà a cui andranno incontro, in primis, i cittadini.

«In data 12.04.2018, nella seduta del consiglio comunale, questa amministrazione approvava il bilancio di previsione 2018/2020 in totale autonomia e senza alcuna discussione neppure da parte dei consiglieri di maggioranza. Tale bilancio fu oggetto di impugnazione da parte delle forze di opposizione che, in più circostanze, chiedevano un consiglio monotematico o un incontro politico per poter meglio comprendere le risultanze dei controlli eseguiti da parte dagli ispettori del MEF. Nonostante la vana promessa del sindaco fatta in una riunione dei capigruppo, a cui ebbi l’onore di partecipare, spiegazioni su quanto accaduto mai ne abbiamo ricevute nonostante ricopriamo il ruolo di consiglieri comunali ed il Sindaco ricopriva il ruolo di assessore al bilancio.

Ed è per tale ragione che il partito democratico presentava, in data 18.04.2018, ben 24 interpellanze sul bilancio con risposta scritta, prima della discussione in aula, da parte del dirigente. Nessuna risposta, nessun chiarimento hanno ricevuto, sino ad oggi, le forze di opposizione su tali interpellanze che, guarda caso, trovano risposta, invece, nelle 150 pagine scritte da parte degli stessi ispettori.

Vorrei ricordare alla cittadinanza che la verifica da parte degli Ispettori del MEF ha riguardato:

  1. L’esame della gestione finanziaria relativa agli ultimi cinque esercizi;
  2. La modalità di riscossione delle entrate proprie;
  3. Le modalità di accertamento dei residui da iscrivere nei bilanci;
  4. La gestione dei residui;
  5. La gestione del contenzioso;
  6. La gestione dei ruoli di riscossione;
  7. La correttezza delle procedure di spesa con particolare riferimento alle spese del personale, delle consulenze alla luce delle disposizioni di riduzione e razionalizzazione della spesa pubblica</strong>;
  8. Verifica del rispetto dei pagamenti delle fatture;
  9. Verifica dei rapporti finanziari tra il nostro Comune e le controllate.

Bene, dopo aver eseguito queste verifiche, con assessore al Bilancio il nostro Sindaco e consiglieri di maggioranza intenti ad approvare a prescindere, agli ispettori è saltata subito agli occhi una serie di irregolarità contabili e soprattutto hanno rilevato che:

  1. in tutti gli esercizi lo scostamento fra i dati previsionali e andamento effettivo della gestione è stato molto marcato”, fatto estremamente grave perché vuol significare che l’Ente non ha mai tenuto conto della propria effettiva capacità finanziaria. In sostanza ha sempre speso di più generando debiti che, poi, difficilmente riuscirà ad onorare;
  2. Questo Ente ha fatto eccessivo uso “dell’Istituto di Anticipazione di Tesoreria” e che l’incrementorispetto al 2012 è stato pari ad euro 16.359.670;
  3. Gli interessi passivipagati da questa amministrazione hanno raggiunto livelli insostenibili;
  4. Ad oggi,l’Ente si trova, ormai, nelle condizioni di impossibilità di ripristinare l’equilibrio di bilancio e garantire una copertura “credibile” e non aleatoria così come sino ad ora ha fatto;
  5. Ad oggi, l’Ente si trova nelle condizioni di non riuscirea ricoprire i tanti debiti che stanno giungendo in forma massiva;
  6. i debiti fuori bilancio potrebbero essere molto di più rispetto a quelli fino ad oggi conosciuti non essendoci stato un attento e costante monitoraggio degli stessi<strong>;
  7. Vi è una carente capacità di riscossione delle Entrate, con particolare alle entrate correnti;
  8. Vi è una cronica mancanza di liquidità.

Anche per la società Multiservice SPA gli ispettori (Dott. Quirino e Dott. Buccico) hanno evidenziato un elenco delle irregolarità e disfunzioni di maggior rilievo dalla verifica amministrativo contabile, e precisamente:

1) Mancata redazione del piano economico finanziario relativo al costo dell’intero servizio a carico dell’ente e dell’attestazione dell’efficacia ed economicità dell’affidamento dei contratti di servizio di manutenzione ordinaria degli edifici pubblici ed impianti sportivi e pulizia impianti sportivi ;

2) Mancanza di politiche di contenimento delle spese di funzionamento, comprese quelle del personale risultate complessivamente in aumento nel periodo 2012-2017;

3) Superamento, nella determinazione dell’emolumento dell’amministratore unico del tetto del 70 per cento dell’indennità di funzione del sindaco.

Alla luce di tutte queste evidenze tutte negative come si potrebbe decidere, semplicemente, cosa fare? Come potrebbero i consiglieri di opposizione partecipare ad una discussione costruttiva con le forze di maggioranza che hanno sempre sottovalutato i nostri allarmismi?

Come mai solo ora i consiglieri di maggioranza si rendono conto di dove hanno condotto la nostra città?

Una cosa è certa: qualsiasi decisione si prenderà questa sera non servirà a molto! Sarà solo una decisione totalmente politica ma non risolverà i grossi e gravi problemi esistenti e che, necessariamente, dovrà vedere i cittadini gli unici destinatari di queste debitorie.

Questa amministrazione non ha più una capacità di programmare un’azione politica seria che potrà consentire all’Ente di far fronte ai tanti debiti rateizzati ed in arrivo. Non è più credibile la “classica favoletta” con la quale l’Ente promette da gennaio di migliorare l’efficienza amministrativa rispettando tutti i vincoli di finanza pubblica. Il vaso è rotto! Tutti a casa chiedendo pubblicamente scusa ai cittadini andriesi».

giovedì 9 Agosto 2018

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