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Piano di predissesto, i consiglieri di Centrosinistra: «Un cataclisma sta per colpire la città»

La Redazione
«Ora l'unica certezza è che il peggio deve ancora venire e siamo messi nelle condizioni di non poter far niente per evitarlo»
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Un cataclisma che si sta per abbattere sulla città: così i consiglieri di opposizione del centrosinistra commentano le prime delibere sul piano di pre-dissesto, che, unite al fatto che i consiglieri ancora non conoscono il contenuto del piano stesso, dipingono un quadro estremamente allarmante.

«Sappiamo che un cataclisma sta per colpire la città di Andria, i suoi diversi settori, le diverse categorie di cittadini, ma non ci è dato sapere in che modo colpirà. È così che ci sentiamo a pochi giorni dalla scadenza dei termini per l’approvazione del piano di pre-dissesto noi consiglieri comunali. E non è una questione solo nostra, ossia dei consiglieri di opposizione, sono in questo stato anche molti dei consiglieri di maggioranza, per non parlare dei cittadini andriesi.

Una situazione creatasi perché da un lato ancora oggi a nessuno è dato sapere chiaramente cosa sia contenuto nel piano che il Sindaco dice essere pronto; dall’altro perché dalle delibere di Giunta che lo precedono si capisce che sarà un piano che colpirà la città, e colpirà forte. Quasi tutte le tariffe di competenza comunale sono state raddoppiate.

È stata raddoppiata l’imposta per la pubblicità, per l’affissione, ma anche la tassa di occupazione suolo pubblico. La cosa colpirà ad esempio i detentori di passo carrabile o, cosa più grave, gli operatori del mercato settimanale. Sono stati raddoppiati i diritti per il settore edile, i diritti per il commercio e i diritti che dovranno pagare i cittadini per le pratiche comunali. È aumentata anche la tassa per l’utilizzo degli impianti sportivi, con buona pace delle società dilettantistiche che avranno ancora più problemi a far quadrare i conti.

Quasi due mesi fa avevamo chiesto un tavolo di concertazione per poter discutere di questo piano ed evitare che a pagare questa situazione fossero le fasce più deboli. Ma come è successo per questi lunghi 8 anni di amministrazione Giorgino, anche in questo caso nessuno ci ha dato ascolto: 8 anni che hanno messo su un piano inclinato una città con i conti in ordine e in piena espansione, facendola scivolare in maniera costante e inarrestabile verso il baratro.

Gli effetti di questo declino hanno già interessato la quotidianità di molti cittadini: si pensi alla mensa scolastica, i libri di testo, i fornitori di beni e servizi al Comune, le cooperative. Ora l’unica certezza è che il peggio deve ancora venire e siamo messi nelle condizioni di non poter far niente per evitarlo».

martedì 20 Novembre 2018

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