Ha avuto inizio il consiglio comunale monotematico per la trattazione del seguente argomento: “CRISI COMPARTO OLIVICOLO PUGLIESE”. Ricordiamo che la gelata di marzo 2018 ha danneggiato non meno di 90mila ettari nell’areale delle province di Bari-Bat e Foggia. Per molti di questi ettari olivicoli, nel 2018, non si è ottenuta alcuna produzione. Si tratta di una situazione disastrosa, da profili negativi epocali che rischiano di mettere in ginocchio tutto il settore agricolo pugliese già colpito fortemente dalla xylella.
Il Sindaco ha dichiarato la disponibilità ad accogliere le istanze delle Associazioni di categoria e a farsi megafono con le Istituzioni regionali e nazionali delle richieste presentate.
Presente anche Onofrio Spagnoletti Zeuli, portavoce dei “Gilet arancioni”, che avevano chiesto al Mipaaf: immediato riconoscimento della declaratoria di calamità atmosferica con attivazione di quanto previsto dal D.L. 102/2004; dotazione di 100 milioni di euro per compensare la produzione lorda vendibile persa; adottare una nuova norma che tuteli i lavoratori attraverso la conferma delle giornate dell’anno precedente nei territori colpiti da calamità ufficialmente riconosciute; defiscalizzazione dei tributi e degli oneri previdenziali per i frantoi, cooperative agricole di trasformazione e frantoi aziendali; blocco delle rate di mutuo per i frantoi, cooperative agricole di trasformazione e frantoi aziendali; apertura di un tavolo tecnico dedicato alla crisi dei frantoi con individuazione di idonee misure.
Il resp.le sindacale della UGL di Andria, Sabino Cannone,con i suoi centinaia iscritti del settore agricolo, micro produttori e lavoratori, “ringrazia” l'Amm.ne di aver snobbato e non invitato l'associazione di cui rappresenta, nonostante abbia insistito verso le forze dell'ordine ad assistere all'assise del consiglio, essendo portatore di interessi diffusi della categoria agricola e quindi titolato a partecipare. Invito l'on. conte Spagnoletti Zeuli a non demordere ma anzi a presidiare i luoghi delle istituzioni al fine di spronare quest'ultimi alla determinazione delle azioni concrete, ricordando tutti che l'agricoltura in momenti di crisi in altri settori ha sempre accolto le richieste dei potenziali disoccupati. L'agricoltura è e rimarrà il più grande e immenso datore di lavoro.