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Coronavirus, Di Bari: «Ancora nessuna risposta sul numero delle USCA attualmente attive»

la redazione
La consigliera regionale del M5S: «Necessario potenziare assistenza territoriale»
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«Non ci è ancora pervenuta alcuna risposta dal Dipartimento salute regionale alla nota con cui chiedevamo il numero delle USCA, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale, attualmente attive in ogni provincia pugliese. Oltre all’aumento dei posti letto negli ospedali pugliesi, è necessario potenziare l’assistenza territoriale per la gestione domiciliare dei pazienti con Covid 19. Per questo torniamo a chiedere chiarezza al Dipartimento Salute e chiediamo anche risposte su quanto letto nei giorni scorsi in merito alla mancanza di dispositivi di protezione per i medici delle USCA». Lo dichiarano i consiglieri del M5S Rosa Barone, Cristian Casili, Grazia Di Bari, Marco Galante e Antonella Laricchia che nei giorni scorsi hanno chiesto di conoscere per ogni Asl della regione e per ogni provincia il dettaglio del numero delle USCA attualmente attive e dei medici assunti, dei compiti svolti da ciascuna Unità e il numero di interventi effettuati.

«Non vogliamo – continuano i pentastellati – che si ripetano per le USCA gli stessi errori commessi dalla Regione Puglia nella fase 1 dell’emergenza, quando si è partiti in ritardo e con bandi cambiati in corsa. Queste unità hanno bisogno di essere potenziate per dare supporto ai Dipartimenti di prevenzione delle Asl, per effettuare inchieste epidemiologiche e tamponi e supportare la campagna vaccinale anti-influenza. L’assistenza territoriale è fondamentale per la gestione di questa fase e va potenziata per evitare il collasso delle strutture ospedaliere e del nostro sistema sanitario».

martedì 20 Ottobre 2020

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Antonio Anelli
Antonio Anelli
3 anni fa

Beh, a parte i numeri, personalmente chiederei alla Regione Puglia di avviare una attività di screening di massa con i test sierologici gratuiti, come quella partita in Emilia-Romagna da lunedì 19 ottobre presso le farmacie per alunni, loro congiunti e studenti universitari IMHO.

Leonebiancazzurro
Leonebiancazzurro
3 anni fa

In questo periodo invece di fare domande e aspettare le risposte. Sarebbe più giusto collaborare facendo delle proposte da far migliorare le strutture ospedaliere.