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Trani, smaltimento illecito rifiuti nelle cave abbandonate. Di Bari (M5S) deposita interrogazione

La Redazione
Per conoscere il cronoprogramma delle bonifiche. Dalle indagini è emerso che oltre 300 mila tonnellate di rifiuti speciali provenienti dal Casertano sarebbero stati sotterrati con effetto "sandwich" in alcune zone della Puglia
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«Ogni giorno che passa in attesa delle bonifiche nelle campagne intorno a Trani è un pericolo per la salute dei cittadini. Per questo ho depositato un’interrogazione indirizzata all’assessore Caracciolo per conoscere il cronoprogramma per le bonifiche dei siti inquinati vista la disponibilità di 178 milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-20». Lo dichiara la consigliera del M5S Grazia Di Bari dopo le cinque condanne in cassazione per il traffico dei rifiuti gestito dai Casalesi, che sarebbero stati tombati anche nel foggiano e a Trani. Dalle indagini è emerso che oltre 300 mila tonnellate di rifiuti speciali provenienti dal Casertano sarebbero stati sotterrati con effetto “sandwich” in alcune zone del territorio pugliese: uno dei metodi di smaltimento prevedeva il trasporto presso l’impianto di stoccaggio di Foggia e successivamente lo smaltimento illecito in cave abbandonate di Trani e Poggio Imperiale oltre ad aree protette nel foggiano concentrate in agro di Ordona e Cerignola, in località Cavallerizza ed in alcuni terreni di Apricena.

«Ho chiesto quindi tramite una interrogazione urgente sia all’Assessore Caracciolo ed al Presidente Emiliano continua la consigliera pentastellata – quali saranno le azioni nell’immediato a tutela della salute dei cittadini e per prevenire eventuali rischi di inquinamento del suolo e della falda, vista la presenza nelle aree interessate di numerosi terreni agricoli e la relazione con cui già nel 2014 il consulente della procura Scapicchio, evidenziava la necessità di bonificare le aree inquinate».

Ogni giorno che passa in attesa delle bonifiche continuano il portavoce alla camera Giuseppe D’Ambrosio e le Consigliere comunali tranesi Antonella Papagni e Luisa Di Lernia – è un pericolo per l’ambiente e la salute. Se parliamo di terreni agricoli parliamo di cibo che dalle nostre terre finisce sulle nostre tavole. Gli effetti nocivi si ripercuotono anche sugli agricoltori che non riescono a stare in campagna per molte ore e ogni giorno rientrano a casa con mal di testa e vomito. Pretendiamo che il Comune di Trani si attivi immediatamente per bonificare l’area senza perdere tempo come con la discarica di Trani. La città non dorme sonni tranquilli al contrario del Sindaco Bottaro”.

giovedì 14 Dicembre 2017

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