Spettacolo

Bello e cattivo, l’attore andriese Marco Zingaro ritorna sul set per la fiction Rai “Il capitano Maria”

Lucia M. M. Olivieri
Lo abbiamo visto nella serie tv "I Medici" e accanto a star hollywoodiane, oltre che nei panni di un supereroe per spot pubblicitari per un noto brand telefonico
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Alto e bello = super-cattivo: questa equazione sembra davvero calzare a pennello a Marco Zingaro, ormai affermata star del mondo dello spettacolo italiano e non solo.

Lo abbiamo visto nella serie tv "I Medici" (Medici: Masters of Florence), produzione televisiva anglo-italiana che racconta l'ascesa della famiglia Medici, con un cast davvero stellare: Marco, infatti, nei panni Matteo, il capo di un sanguinoso gruppo di mercenari contro la famiglia Medici, ha recitato a fianco di star del calibro di Dustin Hoffmann e Richard Madden. Un curriculum impressionante, con ruoli in "007 Spectre", "Belli di papà" e tanto teatro in giro per il mondo.

E c’è ancora molto altro: diversi spot pubblicitari che lo vedono protagonista per un noto brand telefonico nei panni di un supereroe, una produzione UK che sta ancora girando a Praga chiamata "Knightfall" e, in questi mesi, un altro ruolo da “cattivo” nella serie tv “Il capitano Maria”. Le riprese si stanno svolgendo tra Trani, Bari, Gravina in Puglia e Castellana Grotte e del cast fanno parte Vanessa Incontrada, Giorgio Pasotti, Andrea Bosca, Carmine Buschini, Camilla Diana e Massimiliano Frateschi.

 

Londra, Praga, Milano, Roma, Pistoia, Trani: insomma, non ti fermi mai?

No, la mia vita è sempre quella del girovago per professione: ho la fortuna di lavorare su diversi progetti, mettendomi sempre in gioco. Anche in quest’ultima fiction, “Il capitano Maria”, interpreto il ruolo del cattivo, ma mi ci sto affezionando.

Scherzi a parte, continuo a viaggiare spostandomi tra Roma, Londra e qualche puntatina a Los Angeles. Viene da riflettere sul fatto che in Italia abbiamo un patrimonio che spesso non riusciamo ad apprezzare, ancorato al passato, alla conservazione: all’estero invece il clima culturale è più frizzante, c’è più attenzione all’arte intesa a 360° già dai primi anni di scuola: ho intenzione di continuare a sperimentarmi e rinnovarmi.

 

Il tuo rapporto con altri “big” andriesi?

Ho conosciuto Lino Banfi sul set di “Un’estate al mare” dei fratelli Vanzina: è un uomo buono, che ti fa sentire a tuo agio nonostante abbia una carriera incredibile sulle spalle. Riccardo Scamarcio, invece, non l’ho mai incontrato su un set, ma ricordo di lui negli anni del Liceo. Di Michele Sinisi ho un ricordo molto affettuoso, è stato uno dei primi a farmi scoprire l’amore per la recitazione. Poi io sono andato a Roma per l’Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" e le nostre strade si sono separate, ma ammiro il suo lavoro.

E le radici andriesi?

Andria è casa, Andria è partita della Fidelis con papà allo stadio a urlare a squarciagola, Andria sono i ricordi dell’Oratorio e degli amici storici. Molto è stato fatto nel corso di questi anni, ma una città senza teatro e senza spazi culturali stabili ha meno occasioni di crescere. Poi, in realtà il discorso sul teatro è molto complesso, sia a livello locale che nazionale, perché serve un investimento, materiale e culturale, sugli spettacoli che rompono la tradizione e sui volti nuovi (ma preparati, si intende), che calcano le scene.

 

Avremo Marco ospite della nostra redazione nei prossimi giorni per una diretta Facebook durante la quale i lettori potranno interagire con lui, chiedere dei progetti futuri, porre domande sulla sua esperienza di attore tra Hollywood, Londra, Roma e molto altro. Stay tuned!

mercoledì 22 Febbraio 2017

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